Roma, il caso, giornalisti di serie A e di serie B, la marcia di protesta dei free lance
Vita provvisoria, una vitaccia, quella dei giornalisti free lance, "mi s ento con la coscienza tranquilla, guadagno 2 euro ad articolo", dice Lorenzo, 32 anni, "mondo della comunicazione cambiato, l'on line pone nuovo orizzonti, chiede regole elastiche e creative, pochi lacci burocratici; altro discorso per i giornali che incassano milioni di euro dallo Stato", dice Giovanni Farzati, cillentano di reporters senza frontiere, giornalista di Positano news, il giornale on line diretto da un ex giornalista del Corriere, Michele Cinque che si è preso il lusso di dare per prima la notizia delll'inizio della guerra in Libia anticipando tutti i giornali del mondo.
Ventimila giornalisti precari incazzati; sono i numeri del Il Coordinamento dei Giornalisti Precari di Roma promotore della manifestazione del 9 aprile “Il nostro tempo è adesso”.
Hanno incontrato i vertici della FNSI (delegazione composta dal Segretario Generale e Presidente Franco Siddi e Roberto Natale, dal Responsabile per il piano contro il precariato Fabio Azzolini e dai membri di Giunta Leyla Manunza, Paola Vescovi e Carlo Parisi). Questi ultimi hanno annunciato di voler aderire al corteo di Roma accanto alle sigle di tutti precari e lavoratori autonomi dell’informazione.
L’incontro di oggi è un altro buon risultato delle iniziative che stanno portando un esercito di lavoratori (ci rivolgiamo agli oltre 20.000 giornalisti esterni alle redazioni che producono più della metà dell’informazione in Italia) a dare vita ad un movimento civile e culturale che porti all’attenzione pubblica situazioni di precariato e sfruttamento ai limiti della lesione della dignità umana.
Riforma dell’accesso alla professione, formazione adeguata e trasparente, tariffari dignitosi, sanzioni per gli editori che attingono ai fondi pubblici s.r.
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