venerdì 30 settembre 2011

Agropoli, colombo gli cacca in testa e trova 20 euro

"Ma guarda, uccello della malora, vaffa", Walter, fruttivendolo, un colombo gli ha fatto la cacca in testa ("bastardo") pochi passi; trova una banconota di 20 euro, fosse la volta buona; lo abbiamo incontrato al mercato, dove gestisce in proprio una rivendita di frutta e verdura; ci racconta che preso da una fantastica fiducia nella fortuna (uccello che ti fa la cacca in testa e trovi 20 euro);subito ha dato vita a numerose giocate, Lotto, Gratta e Vinci.

Walter ha solo sperato, niente di niente; una cacca in testa punto e basta con 20 euro, fortunato; ma senza esagerare; Walter (nome di fantasia) è un tipo sveglio; ci tiene che il suo banchetto da fruttivendolo sia sempre bello ordinato, con i prezzi scritti a numeri grandi ("anche l'occhio vuole la sua parte").

Walter fa ancora di più, ha raccontato in giro la faccenda del colombo che ti fa la cacca in testa; gli si avvicina un signore, lo saluta, gli tocca il braccio e ride ("tu porti fortuna"); Walter die; ma che fortuna! una cacca d'uccello in testa e 20 euro; tutto qua! Giovanni Farzati

Ciuffo seducente , Opinione di Erica e Omar, ciak 1

Eppure vorrei dimenticare.Dimenticare quegli occhi e quello che hanno visto.Dimenticare quello che ha fatto.Io lo potro’ fare,lei dovra’ stare con se stessa per tutta una vita.

Replica pinoscaccia
30 settembre 2011 alle 00:34
Sicuramente il fratellino di undici anni non potrà fare niente.

Replica Michela
30 settembre 2011 alle 00:36
come disse Luciano Garofano ex comandante dei RIS, i genitori di Erika non sono venuti a capo di lei…dava già segni diabolici…non credo nella sua redenzione…troppo comodo…

Replica pinoscaccia
30 settembre 2011 alle 00:41
Vabbè, le responsabilità (morali) sono anche del padre. Troppo distratto. A quei tempi la ragazzina spendeva 600 mila lire al giorno: non si è mai chiesto a cosa servissero. Ma è storia passata. I particolari della strage sono raccapriccianti, soprattutto come ha infierito sul fratellino. Troppo facile dire: non ricordo.

Replica fausta68
30 settembre 2011 alle 00:38
“lei dovrà stare con se stessa tutta una vita”…. è la punizione peggiore…..

Replica irisilvi
30 settembre 2011 alle 00:40
Nessuno puo’ piu’ fare nulla….

Replica pinoscaccia
30 settembre 2011 alle 00:44
Ti dirò di più: ha anche tutto il diritto di essere lasciata in pace. Il problema di coscienza è tutto suo. Ma non vorrei che, con quella faccia d’angelo, diventasse un simbolo (perverso), come succede con tanti criminali “famosi”. Questo non sarebbe accettabile.

Replica Gianluca
30 settembre 2011 alle 00:56
ho il brutto presentimento, che diventeà un simbolo!

Replica irisilvi
30 settembre 2011 alle 00:58
Chissa’….se ha capito ,se ha chiesto perdono ,se si è perdonata.Senza questi passaggi fondamentali non potra’ mai stare in pace(?).Poi il male ha sempre avuto adepti,specialmente nelle sue piu’ terribili rappresentazioni.Il male è banale e spesso è pure dentro di noi,se non lo guardiamo dritto negli occhi puo’ farci soccombere.

Replica pinoscaccia
30 settembre 2011 alle 01:02
Non ha mai chiesto perdono. E neppure ha mai confessato. Dice che…non ricorda nulla. Somiglia tanto a quella signora di Cogne (condannata tre volte)…
Io per fortuna quegli occhi li ho guardati.
Proprio perchè sappiamo tutti che il male “attira” bisogna stare in guardia. Il senso del post è questo, non certo quello di infierire.

Replica irisilvi
30 settembre 2011 alle 01:05
Allora è perduta….

Replica Marco Alici
30 settembre 2011 alle 09:58
I grandi “media” farebbero cosa buona se li lasciassero stare, resistendo alla tentazione di racimolare qualche lettore in più esibendo inutili pruriginose interviste.
A noi anonimi cittadini basti il ricordo di quello che è successo per trarne insegnamenti per la nostra vita.

Replica stellacarbonea
30 settembre 2011 alle 11:54
Pino, non ci crederai, ma anche io ho pensato le tue stesse cose. Mi fa “sorridere” leggere che lei affermi “Mia mamma mi manca da morire. Vorrei tanto fosse qui con me. Io sono spaventata. Ho perso mia mamma e mio fratello, ancora non riesco ad accettare che non ci siano più”. Bisognerebbe ricordare, a Erika, che se sua mamma e suo fratello non ci sono più, non è a causa di una malattia, di un incidente o altro, ma è solo e soltanto per colpa sua. Farebbe bene, una buona volta, a riconoscerlo e, magari, pentirsene pure, il che non guasterebbe affatto!

Replica luciogialloreti
30 settembre 2011 alle 11:55
Caro Pino , vorrei che qualcuno mi spiegasse il perchè Omar è già fuori e Erika stia per uscire ! Funzione rieducativa della pena …?? Assurdo!!

Replica Marco Alici
30 settembre 2011 alle 12:40
Omar fu condannato a 14 anni, Erika a 16; entrambi probabilmente hanno usufruito di sconti di pena previsti dalla legge.

Su wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Delitto_di_Novi_Ligure) c’è una ricostruzione del caso abbastanza minuziosa. Ed agghiacciante.

Replica marisamoles
30 settembre 2011 alle 13:18
Se è vero che ha detto ciò che è stato riportato, avrebbe fatto molto meglio a tacere. Ancora non so come abbia fatto il padre a starle vicino. Forse hai ragione tu, Pino: saranno stati i sensi di colpa di un padre distratto.

Replica

Agropoli, cassetta postale post

Un pezzo d'antiquariato; all'imbocco dell'antica porta di Agropoli, nella parte alta della città; ancora funziona una cassetta della posta del periodo fascista, ben conservata, artistica; con una chiave particolare; da decenni accoglie lettere, cartoline; storica cassetta delle lettere a ricordo di un tempo passato.

Molti turisti la fotografano, tipico ricordo di vacanze agropolesi; la cassetta della posta fa bella mostra di se. Giovanni Farzati

lunedì 26 settembre 2011

Dadaismo, cosa? i quadri devono stupire

Il Dadaismo è un movimento artistico che nasce in Svizzera nel XX secolo e più esattamente, durante il periodo della prima guerra mondiale (1915-1918). A Zurigo infatti un gruppo di rifugiati intellettuali formato da Richard Huelsenbeck, Hans Richter, Hans Arp, Tristan Tzara, Marcel Janco, ai quali si uniranno Marcel Duchamp e Max Ernst, discutono spesso al Cabaret Voltaire di un'arte nuova che deve stupire con manifestazioni inusuali e provocatorie, così nasce il movimento dada. La parola Dada, che identifica il movimento, non significa nulla e già in ciò vi è una prima caratteristica del movimento: quella di rifiutare ogni atteggiamento razionalistico. Il rifiuto della razionalità è ovviamente provocatorio e viene usato per abbattere le convenzioni borghesi intorno all'arte.

Ciuffo seducente , bari 1

Politecnico di Bari, facoltà di Ingegneria. Dopo la seconda bocciatura il docente dà l'appuntamento per l'interrogazione non più nell’aula, ma nel suo ufficio privato. E' qui che chiede rapporti sessuali espliciti alla studentessa per farle passare il difficile esame. E non è la prima a denunciare il prof. Nel campus universitario si rincorrono da tempo le voci sulle sue attenzioni morbose verso le allieve. Avvertito il rettore. www.affariitaliani.it

Giovanni Farzati, Positano News; i pensieri del professore di antropologia e una studentessa sexy; niente di tutto questo; più che pensieri, parorle chiare, quelle del prof del Politecnico di Bari; "richiesta di rapporti sessuali alla studentessa per farle passare l'esame"; alla faccia del bicarbonato di sodio; non scherza il prof. barese eternamente arrapato. E' proprio vero, con la patonza ognuno perde la coscienza.

Perdifumo, l'ulivo (la pianta) di Prodi ora è grande

Compie 15 anni l'ulivo di Prodi (che non è il Partito) ma una pianta di ulivo, robusta; fu piantata
nella verde stagione della Sinistra; quando da poco Prodi aveva vinto le elezioni politiche in Italia; 1996, anni luce dalle sconfitte che poi ha attraversato il Partito.

Un poliziotto; in pensione; la piantò nella piazzetta di San Rocco; Perdifumo, un chilometro dal paese; posto panoramico per eccellenza, con vista, nelle giornate chiare... sulla Piana del Sele, Salerno, Costiera Amalfitana, Capri.

Quella pianticella poi è cresciuta; questa'anno è carica di olive ancora acerbe, per la felicità del proprietario del terreno; chi l'aveva piantata è mancato nel 2001, la pianta di ulivo fu battezzata "ulivo di Prodi"; la pianta ha certamente avuto più fortuna del Partito. Giovanni Farzati

sabato 24 settembre 2011

Laboratorio delle parole, cronaca di una morte annunciata, Ingrid

Durante una grigliata, Ingrid è inciampata e caduta. E 'stato offerto di chiamare un'ambulanza, ma lei ha assicurato a tutti che era OK ed era inciampata solo a causa delle sue scarpe nuove. Era un po 'pallida e traballante, è stata aiutata a ripulirsi e le è stato portato un altro piatto di cibo. Ingrid trascorse il resto della serata felice e gioiosa. Più tardi il marito di Ingrid chiamò per dire che sua moglie era stata portata in ospedale. Ingrid è morta alle 23.00 di quella sera. Aveva avuto un ictus durante la grigliata. Se i suoi amici avessero saputo come interpretare i segni di un ictus, Ingrid potrebbe essere ancora viva oggi. Alcune persone non muoiono immediatamente. Spesso rimangono a lungo in una situazione disperata. Si richiede solo 1 minuto per leggere quanto segue ... Un neurologo ha detto che se riesce a intervenire entro 3 ore su una vittima di ictus, potrebbe annullarne gli effetti. Ha detto che il trucco sarebbe quello di riconoscere un ictus, per diagnosticare e curare i pazienti entro 3 ore, ma questo non è facile. Riconoscere un colpo: ci sono quattro fasi da cui si riconosce un ictus. -Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà). -Chiedere alla persona di pronunciare una semplice frase (per esempio: "E 'molto bello oggi."). -Chiedere alla persona di alzare entrambe le braccia (lei non può o solo parzialmente). -Chiedere alla persona di tirar fuori la lingua (se la lingua è storta, torsione a destra e a sinistra, è anche un segno di un ictus.) Se lui o lei ha problemi con uno di questi passi, chiamare immediatamente un'ambulanza e descrivere i sintomi della persona al telefono. Un cardiologo ha detto che se si mettono quante più persone possibile al corrente di ciò, si può essere sicuri che qualsiasi vita - forse anche la nostra - può essere salvata. Inviamo quotidianamente tanta "spazzatura" attraverso la rete, ma a volte si può intasare con qualcosa di significativo, non è vero? Se è altrettanto importante per te ... copialo in modo che possa raggiungere più persone che potrebbero cambiare il destino di chi è colpito dall'ictus...

mercoledì 21 settembre 2011

Ciuffo seducente , ciak, capaccio

Diario di strada; Capaccio, ci sono i cani adorati e quelli abbandonati

‎Esiste anche un paradiso per gli animali; SASHA; una vispa cagnetta; è morta e Gianfranco, di Capaccio, il suo padrone piange lacrime amare: "il giardino,la casa, è tutto vuoto senza te...parte del mio cuore..."bella rò padrone suo"...ma un giorno ci rivedremo,lo sò...non ti dimenticherò mai...per mei,sei stata il miglior cane del mondo,la più bella,la migliore...sarai sempre nel mio cuore e nella mia mente"

Questa cagnetta, Sasha, era una bestiola fortunata, amata in vita dal suo padrone Gianfranco che la ricorda con tristezza. Ma ci sono tant animali che sonoabbandonati, uccisi, avvelenati, di tutto e di più. Giovanni farzati

Marittimi, la preghiera

La chiesa è lo stato piu ricco al mondo; perchè non aiutare questi marittimi che sono prigionieri ?
io chiedo al mondo intero di fare qualcosa per questi ragazzi e sopratutto chiedo alla chiesa di dimostraci che la vita di un uomo vale piu di tutti i soldi del mondo.

Questa e la mia di preghiera: Dio fai capire a chi di dovere che i soldi sonno nulla a confonto della vita. da una mail a Positano News (Giovanni Farzati)

Il libro di Michele di Lieto

Il libro, Michele di Lietro

Non vogliamo essere furibondi come Philip Roth; si dovrebbe lasciare i lettori di starsene in pace con i loro libri e se qualcuno osasse mi dire (o scrivere) qualcosa in merito ad essi dovrebbe essere fucilato; un libro valido (Gioco di opposti di Michele Di Lieto, Deian Edizioni); alla sua portata l'asticella delle 3000 copie vendute che per un autore sono un buon traguardo; scrittura tesa; implacabile; alla Peppino Culicchia; anche se Culicchia è autore di tutt'altro genere letterario ma con la stessa scrittura che mantiene alta l'attenzione del lettore.

La storia. Davide è un professore di lettere in pensione che per arrotondare lavora come correttore di bozze; Venanzio è un medico ginecologo, un uomo che ha fatto delle donne e del piacere la sua ragione di vita; il destino li unisce in un incredibile intreccio.

Il romanzo psicologico; in questo ipo di narrazione tutta l'attenzione si concentra sui meccanismi mentali dei personaggi; celebre Uno, nessuno, centomila..di Pirandello. Giovanni Farzati

domenica 18 settembre 2011

Ultim'ora, fulmine uccide fumatore

Arriva il maltempo in Italia, una perturbazione di origine atlantica è arrivata ieri sera provocando un peggioramento delle condizioni climatiche a partire dalla zona nord-occidentale ed in queste ore si sposterà nel resto del nord e poi al centro. La perturbazione ha scatenato violenti temporali ed ha già causato una vittima a Morengo (nel Bergamasco). Si tratta di un milanese di 40 anni, Cristiano Toscana, morto folgorato nella tarda serata di sabato sera colpito da un fulmine mentre si trovava sotto un gazebo di un parco comunale a guardare la partita di campionato Roma Inter. Il fulmine ha fatto saltare la corrente del locale per circa dieci minuti, l’amico dell’uomo non vedendolo è andato a cercarlo ma ormai era troppo tardi. L’uomo viveva a Milano con la famiglia ed era un dipendente dell’Atm.

Dopo questo fatto il dipartimento della protezione civile ha emesso un avviso per avvisare gli italiani delle condizioni metereologiche avverse che a partire da domenica pomeriggio imperverseranno sulla nostra penisola, Mario Giuliacci ha dichiarato all’Ansa che: «Da domenica sera, con l'aria fredda atlantica spalmata su tutta la penisola ci sarà un forte abbassamento, con temperature che non supereranno i 20-25 gradi in nessuna località, accompagnato da piogge e temporali, soprattutto nelle Venezie».

Venti forti sono previsti in Sardegna e nelle regioni centrali con pericolo di mareggiate lungo le coste. Si ipotizza inoltre che sopra i 1500 metri (sulle alpi Carniche e in Alto Adige) possano cadere i primi fiocchi di neve.



di Enrico Ferdinandi

sabato 17 settembre 2011

Laboratorio delle parole, Cioè

Perdifumo e Camella di notte

Belli anche di giorno, Perdifumo e Camella!!! spettacolooooooo; "complimenti a chi l'ha scattata." (Paolo Avella) Camella o Perdifumo, questo è il problema...ehehhe! BELLISSIMAAAAAAA la foto mi sembra giä un secolo che non vedo il mio paesino!!!!!!! scive su Facebook una perdifumese doc dalla Germania.

Ciuffo seducente, appunti, primo ciak

point of the journal
la traduzione dall'inglese del "punto del giornale"

venerdì 16 settembre 2011

Ciuffo seducente, ciak 2

E’ diventata ormai insostenibile la prigionia dei marittimi italiani sequestrati da ormai sette mesi dai pirati somali sulla nave “Savina Caylyn”. Le loro condizioni psico-fisiche peggiorano di giorno in giorno e il timore è quello che non tutti riescano a sopravvivere a condizioni inumane e terrificanti dal punto igienico-sanitario. A lanciare per l’ennesima volta l’allarme sono stati proprio i marittimi prigionieri

Marittimi italiani? si dovrebbe saperne qualcosa di più! mentre Bossi visita
le sorgenti del Po; Berlusconi si è chiuso a riflettere a Palazzo Grazioli; nessuno dice se si sono intavolate trattative per la loro liberazione; ci sarebbe anche l’opzione di una operazione militare ma se chi dovrebbe agire aspetta ancora un pò tutto sarà inutile; possibile che non ne parla e non agisce nessuno?

Non sarebbe una cattiva idea organizzare un passa parola con raccolta firme per farlo risaltare d’urgenza; creare un altro ‘caso’. Giovanni Farzati

lunedì 12 settembre 2011

Web visto da lastrminute, capra stilizzata 2

Un armonia, balli, canti, mangiare in allegria; se c'è sua maestà il cioccolato; quelle pubblicità che sotto Natale tentano i cinque sensi; a Cannalonga c'è sua maestà la Frecagnola dove si mangia la carne di capra (buona) in vari gusti;Poste Italiane ha deciso per un annullo filatetico nell'occasione della sagra con una capra stilizzata su di un francobollo.

La capra; la gente di montagna, industriosa, tenace, onesta; in un comune dell'alta Italia c'è il monumento alla capra dove l'artista ha colto bene il senso della tenacia del vivere sui monti. A Cannalonga invece, la capra è la sagra per eccellenza; dove nei primi di settembre ogni anno migliaia di persone mangiano la carne di capra.

domenica 11 settembre 2011

Laboratorio delle parole, Vicino ciak 1

Lorenzo Vicino nasce il 23 agosto del 1963 a Torre Orsaia, un centro della Provincia di Salerno, vive ed opera ad Agropoli, dividendosi tra due attività, artistica ed imprenditoriale. Il suo è un percorso artistico impegnato. Ha esposto in numerose gallerie d'Italia sia in mostre personali sia nell’ambito di eventi legati alla promozione di movimenti artistici contemporanei. Legato al mondo dell’

interior design, ha una passione per la commistione di tecniche, materiali e colori. Il suo linguaggio cerca di indagare il mondo delle emozioni e dei sentimenti e gran parte del suo lavoro è legato alla riflessione sull’impermanenza nell’arte, sul significato della scultura e su come questa si metta in relazione con il contesto sociale contemporaneo.
Le sue opere sono il frutto della sperimentazione e del confronto tra svariati materiali; per le sue opere pittoriche utilizza essenzialmente tela e supporti rigidi come legno, multistrato, materie plastiche. I materiali primari che compongono i suoi lavori sono messi in rapporto con il concetto di rappresentazione e fungono da chiavi con infinite possibilità di lettura; allo stesso tempo, testimoniano la continua metamorfosi della materia, la cui instabilità è sinonimo di apertura a diverse interpretazioni.

L’approccio alla grammatica astratta e ai modi della pittura astratta informe (griglia, assi verticali-orizzontali, campiture, monocromie, cadute di colore) è metodologico non solo linguistico o strutturale. Al tempo stesso il processo formativo, generativo ed inventivo è sempre tenuto concettualmente sotto controllo, in modo che il furor segnico o l’enfasi materia non prenda il sopravvento sulla purezza linguistica e sulla leggibilità della grammatica formale. Le tecniche utilizzate sono del tutto personali, variano dall’utilizzo di vernici sintetiche al collage polimaterico con sabbia vernici industriali, all'uso di malte e paste cementizie. Tutti i materiali vengono assemblati e sostenuti ed inglobati in un unico disegno di base ma attraverso il colore crea delle forme astratte che si stendono nello spazio con la massima intensità e vibrazione.
La pratica pittorica associata a genti e strumenti peculiari, la predilezione di metodi e di materie, al fine di soddisfare il desiderio di unicità e singolarità, di modernità oltre che di bellezza, di energie e di profondità, di espressività, elemento caratterizzante della ricerca dell’artista: dallo sgocciolamento, dalla pettinatura di strati di colore, monocroma assai denso, alla lenta stratificazione di pigmento, dalla stesura a pennello, alla tela macchiata di colori stesi, cancellati, ripassati.
Ciò che prevale è la ricerca, la scoperta e la continua sperimentazione di metodi operativi personalizzati attraverso i quali re-inventare le forme dell’astrazione, per rimetterle in discussione, per ricrearle, perfino per ridefinirle, con minime ma sostanziali differenze riconducibili però ad un soggetto unico, ad una singolare speciale biografia.
Per le sue sculture, utilizza alluminio, acciaio e legno e già dai primi anni Novanta, adotta materiali riciclati, sviluppando un linguaggio personale teso alla rivisitazione del quotidiano e agli aspetti più intimi della memoria dove si sovrappongono simboli, icone, cultura pop, rappresentazione storica e coscienza politica.
La sua opera appare come tra le attuali sintesi delle espressioni linguistiche maturate negli ultimi decenni e non conosce confini di genere spaziando proprio dal design alla scultura, dall’installazione alla performance. Tuttavia, nel suo lavoro viene evitata l’idea di monumento e ogni retorica insita nell’idea di tradizione e di classico.
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''Si fa presto a dire PENNELLATA''
Il pennello (in senso stretto) è uno strumento troppo riduttivo.
Per assecondare la mia mano (ma anche le mie braccia, dato che il movimento di esse è talmente ampio quasi da arare la tela) nella creazione dei miei 'SEGNI', costruisco da me propri attrezzi Speciali.
Faccio della GESTUALITA' il SENSO ULTIMO della mia pittura
Lorenzo Vicino

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Mi piacciono Donne

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Sesso Uomo

Informazioni di contatto
.Telefono 3289626138 Cellulare



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Indirizzo via piano della madonna,6
84043 Agropoli, Italy


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Sito Web http://www.lorenzovicinoarte.it


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E-mail gallery@lorenzovicinoarte.it



Lorenzo condivide solo alcune informazioni del suo profilo con tutti. Se conosci Lorenzo, aggiungilo agli amici o inviagli un messaggio....

sabato 10 settembre 2011

Ciuffo seducente, Tomas, chi ha rubato le stelle? 6

Cilento, chi ha rubato le stelle?

E' atterrato a Capodichino dopo tre mese fouri dall' Italia; " non vedevo l'ora di arrivare ad Agropoli per continuare sud e ritrovare l' ultimo segreto della Mediterraneo"; costa di Cilento; le belle montagne; armonia antica fra gente, terra, mare, ancora limpido.
Thomas arriva da New York, ha scelto il Cilento per fare un training con la natura, riscoprire il piacere di vivere, dipingere, svegliarsi al canto del gallo; dormine sonni (e sogni) tranquilli.

Thomas il pittore: Sono arrivato a San Marco e alla rotatoria ho trovato luci chiassose, al color di nicotina; una luce cosi forte che non si vede facilmente dove e scritto "Benvenuti a S. Marco". Pensavo ad un campo di concentramento o ad un grande centro commerciale. La via costiera bellissima fra S. Marco e Case Del Conte è stata illuminato come Las Vegas con un numero spropositato di lampioni; si puo leggere un libro per la strada a mezzanotte.
Ho fermato la macchina per fare un prova. Ed ancora peggio ho trovato che la strada da Case del Conte per Giungetella non c'è piu la notte.
Sono arrivato a casa; ho montato il telescopo. Ho trovato la meta delle stelle che in passato vedevo. Hanno rubato la notte dolce di Cilento, la poesia della notte. Ho parlato con un ex Carabiniere in pensione. Ha detto che la luce (i lampioni) sono un passo avanti importante nella guerra contro i criminali. Ho domandato a lui sei aveva pensato sull'altro lato della questione; quello che abbiamo perso, le stelle, la notte. Vedo ora che stanno lavorando per mettere le luce per la strada da Giungatella fino a Perdifumo. Ciao Perdifumo, ciao Camella. Giovanni Farzati

mercoledì 7 settembre 2011

Zuppa, Cilento, le combinazioni del fuoco

Zuppa di porrus, Cilento, le combinazoni del fuoco

Incendi come studiati a tavolino
Un giorno arrestano un piromane, il giorno dopo si scatenano una serie di incendi in più punti del comune; capitato a Perdifumo, nel Cilento; la notte di Acciaroli, incedi dolosi in più punti della zona, nella notte che avvenne, un anno fa, l'uccisione del sindaco di Pollica Vassallo.

Incedi in due tempi
Ci sono anche gli incendi in due tempii; il primo tempo ai primi di agosto, dopo un mese esatto, il secondo tempo dell'incendio; tanto per completare l'opera; teatro dei due tempi del fuoco, la provinciale che da Perdifumo porta ad Ortodonico.

Terreni bruciati
C'è una legge che vieta l'attività di pascolo sui terreni dati alle fiamme; poi vedi pascolare tranquillamente le vacche, qualcosa non torna!

Scooter nero
Bisogna dire che a noi reporter spesso ci segnalano cose strambe, alla fine di agosto; scooter nero, uomo tarchiato con casco e oacciali neri, sellino posteriore ragazzo con occhiali neri, in giro per le strade della zona del Montestella, forse piromani, ma! fantasia della gente?

Incendiano (spesso) sempre allo stesso punto
C'è una tradizione del fuoco doloso, appiccare il fuoco negli stessi punti, quasi fosse una firma. Combinazioni, strane combinazioni..

domenica 4 settembre 2011

rcolano, il ciclista astronomo

Ercolano, Giovanni Farzati, Positano News (esclusiva); ogni mattina latte e caffè, guarda il Vesuvio per capire da che parte tira il vento e il tempo che farà, poi inforca la bicicletta scaccia vecchiaia; Vincenzo "o criminale"; alle spalle una luna vita vissuta nel ciclismo, passione antica quella con l'amata bici; Vincenzo "o criminale, al secolo Vincenzo Astronomo di Ercolano.

Vincenzo "o criminale"; fisico asciutto da scalatore, quasi 65 anni ma non li dimostra per niente, lui, "o criminale"..così chiamato dagli amici che gli vogliono un mondo di bene; sale in bicicletta il primo di gennaio e scende il 31 di dicembre; vento freddo e di scirocco, profumo di primavera sulle rampe del Vesuvio, caldo torrido, umidità, pioggia vento e nuvolone nere che scaricano fulmini, niente lo impensierisce nelle annate ciclistiche, partecipa anche a competizioni e arriva con i primi o vince.

E quando è arrivato un maledetto ictus (cosse che capitano) il terribile malore lo ha sorpreso mentre pedalava a tutta lena tra Ercolano e Torre Annunziata; Vincenzo non ha avuto paura; in bicicletta; maglietta aderente, cappellino e occhiali si è presentato al pronto Soccorso dell'Ospedale,dopo un periodo di cure necessarie, in bicicletta ha lasciato l'ospedale; neanche l'ictus ha fermato "o criminale" che è tornato più forte di prima; ciclisri fate attenzione, rischiate di finire fuori tempo massimo se c'è lui, "o criminale".

sabato 3 settembre 2011

Centotrentaparole da Unico settimanale.it

PERDIFUMO. Arrestato un serial piromane
Scritto da lucio capo
Sabato 03 Settembre 2011 11:58
Un cinquantanovenne pensionato di Perdifumo, provincia di Salerno, e' stato arrestato oggi dagli uomini della forestale del Coordinamento territoriale per l'ambiente per il parco nazionale del Cilento, per aver appiccato l'incendio del 23 agosto scorso in localita' 'Camella'. A mettere gli investigatori sulle tracce dell'uomo sono stati sia i ripetuti episodi accaduti la settimana precedente, tutti nella stessa zona, sia la ricostruzione della dinamica degli incendi pregressi, che li rende tutti riconducibili ad una unica mano, oltre alle segnalazioni degli abitanti del luogo agli inquirenti. Il provvedimento di fermo del piromane seriale, il quarto dall'inizio dell'estate in Campania, e' stato richiesto della Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ed emesso dal Gip del tribunale, mentre le operazioni sono state condotte dal Corpo Forestale di Castellabate da unicosettimanale.it

venerdì 2 settembre 2011

Agropoli, Antimo Cesare, "Il falsario" e l'editore napoletano Guida

Sabato 3 settembre 2011 alle ore 20.30 nel centro storico di Agropoli (SA) presso il Palazzo Pepe incontreremo il "falsario" Antimo Cesaro in occasione della presentazione del volume di Tommaso Campanella “La Repubblica di Bananab una critica secentesca all'Italia del duemila” (Guida editore, 2011) .

"Autentici falsi d'autore" è intitolata la collana di testi pubblicata dall'editore napoletano Guida, iniziativa apparentemente stravagante e strana , oltre che audace dal punto di vista editoriale, che merita molta attenzione; alcuni fra gli studiosi di filosofia italiani più noti sono stati incaricati dall'editore Guida di scrivere un testo, cercando di riprodurre quanto più fedelmente possibile lo stile letterario ed il pensiero di autori importanti, antichi e moderni. L'idea è quella di affiancare ai testi "autentici", di personaggi come Platone o Aristotele, Vico, Kant o Hegel, testi "falsi" (perché non scritti originariamente da quei personaggi, Kant, Vico..), eppure in tutto e per tutto simili a ciò che essi avrebbero potuto scrivere.

L’ operazione editoriale però può riuscire allorquando a redigere il "falso d'autore" sia uno studioso che conosca davvero in profondità il pensiero dell'autore imitato, fino al punto da rendere quasi impercettibile la differenza con i testi autentici.

E' il caso del testo di Tommaso Campanella riscritto dal prof. Antimo Cesaro docente di Filosofia Politica alla Seconda Università degli studi di Napoli. All’incontro con l’ autore dello scoop bibliografico Antimo Cesaro parteciperanno Vincenzo Pepe della Seconda Università degli Studi di Napoli e Gianni Colucci Giornalista de “Il Mattino”.



Ciuffo seducente, ciak 3, recensione libro di sepetys e chi ha rubato le stelle

Tomas, chi ha rubato le stelle del Cilento? (e la luna di Sepetys?)

Citazione: Stelle mi raccomando: non cadete mai, rimanete sempre su a splendere e ad illuminare le mie notti, nell'attesa di una nuova alba senza i tanti (troppi) lampioni che illuminano la notte



Avevano spento anche la luna” di Ruta Sepetys

è un libro che non lascia indifferenti, sia per il tema che tratta, la deportazione da parte dei sovietici di alcuni lituani, sia per il modo in cui affronta l’argomento, con delicatezza, ma anche scavando nell’anima dei protagonisti.

Sembra una sera come tante, ma qualcosa dimostra il contrario. Improvvisamente la polizia sovietica irrompe nella casa di Lina, la piccola protagonista di “Avevano spento anche la luna”. Lei e la sua famiglia vengono deportati. Il padre, rettore dell’università, è sulla lista nera insieme ad altre persone, scrittori, dottori. Hanno commesso il reato di esistere, null’altro.


Da quel momento cambia tutto. E il titolo del romanzo “Avevano spento anche la luna” non poteva essere più appropriato. La famiglia di Lina viene trasportata con il treno, accatastati gli uni sugli altri come bestie verso le steppe russe. In un attimo viene cancellata la dignità umana . Non c’è spazio, non c’è possibilità di esprimersi, ribellarsi, non c’è libertà. Ma nonostante tutto qualcuno riesce ancora a ridere, l’ironia e il sorriso non possono essere cancellati. Resiste quell’aspetto che rende diversi gli uomini dalle bestie.

Lina ha un dono, sa disegnare in una maniera che incanta e il padre le chiede di lasciare le sue tracce quando vengono divisi. Nei pochi attimi liberi, rischiando la vita, ritrae paesaggi e momenti per lasciare segnali a suo padre, sperando che sia il modo giusto per salvarsi.

“Avevano spento anche la luna” di Ruta Sepetys è un libro che racconta ciò che è stato taciuto per tanto tempo: la deportazione nei gulag staliniani. Un romanzo ispirato a una storia vera che appena uscito in 28 paesi si è posizionato ai primi posti nelle classifiche di vendita.