mercoledì 13 aprile 2011

Parole di fuoco sul web contro il deputato Marco Milanese

Niente parole alate ma bordate contro il deputato Milanse

Marco Milanese è un deputato del Pdl, braccio destro del ministro Giulio Tremonti. Mentre alla Camera il dibattito era paralizzato dall’ostruzionismo dell’opposizione sul processo breve, il parlamentare, con un abile gesto dell’indice, ha mandato il bomber a un impatto straordinario: la palla ha scavalcato la barriera e si è infilata sotto l’incrocio dei pali, col portiere vanamente proteso in tuffo. Un’improvvisa vampata dell’aula con applauso ha scosso Milanese, il quale per una frazione di secondo si era forse risvegliato all’Olimpico di Roma (di Torino). Grazie iPad è il caso di dire.

Miserabile è poco, è niente, mi auguro che la tua famiglia si renda conto di che essere spregevole sei, infamante per loro e per tutta la tua generazione.
A noi può anche sfuggire il particolare, la gravità della situazione mentre un regime vergognoso si va instaurando nel nostro paese, volete salvare il bandito e va bene, per modo di dire, ma negare giustizia a quella creatura nella bara bianca è un delitto contro la persona, la dignità umana.
Purtroppo l’età mi fa emozionare, non riesco a vedere bene mentre scrivo questo post e non è lo sdegno, è la pietà per quella creatura, per tutte le vittime dell’ingordigia umana.
L’odio è altrettanto grande per quelli come te, i vermi come te e come quelli di qualsiasi partito che si sono messi a giocare durante un dibattito del genere.
Qui non si tratta di leggi ad personam, già vergognose per se stesse, si parla di non avere rispetto di niente e di nessuno, di essere disumani.
Talmente disumani da farmi perdere il lume della ragione ed allora mi viene da dirti che, per quelli come te, pietà l’è morta.
Potessi ti strozzerei con le mie mani davanti a quella bara bianca per renderle un minimo di giustizia.
Non credo in Dio e mi pongo per la milionesima volta la stessa domanda: come può esistere un Dio che fa morire quella creatura e vivere un bastardo come te?
Altro non ho da dire, miserabile.

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