lunedì 31 ottobre 2011

Ciuffo seducente , ciak 1

YouReporter, 4 milioni pagine viste e un milione di utenti unici nell’ultimo mese.


130.000 contributi fra video e foto, 4 milioni pagine viste e un milione di utenti unici nell’ ultimo mese. Questi i numeri della piattaforma web italiana di video giornalismo partecipativo, on line dal 2008 – In una intervista a Lsdi Angelo Cimarosti, uno dei suoi fondatori, racconta l’ esperienza che ha portato YouReporter a diventare uno dei più grossi centri di giornalismo partecipativo in Europa, bacino di materiali anche per le grandi testate, come è avvenuto in occasione di avvenimenti drammatici come il terremoto in Abruzzo, la strage di Viareggio, l’ alluvione in Veneto – Una piattaforma di condivisione di materiali audio e video in cui il cittadino è realmente l’ editore di se stesso – Materiali che, osserva Cimarosti, possono integrare, non certo sostituire il lavoro giornalistico: giornalismo “partecipativo” è la giusta definizione del servizio offerto da YouReporter, in caso contrario si tratterebbe di “giornalismo suppletivo”. Non è la stessa cosa.

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di Marco Renzi

130.000 contributi fra video e foto, 16.500 utenti iscritti, 4 milioni pagine viste e un milione di utenti unici nell’ultimo mese. Questi i numeri di YouReporter la piattaforma web italiana di video giornalismo partecipativo on line dal 2008.

Nonostante l’ incredibile successo, se cercate fra i contenuti di Google news non troverete traccia del portale italiano. Come mai?

L’ abbiamo chiesto ad uno dei suoi fondatori, il giornalista Angelo Cimarosti:

- Misteri. Che sia perché ritengono che , pur così piccoli, possiamo fare concorrenza a You Tube? Fossi in loro non mi cruccerei e applicherei alla lettera il motto dei Malatesta: “Elephas Indus culices non timet” l’ elefante indiano non teme le zanzare. A mio avviso è impossibile fare concorrenza a YT, inoltre non è il nostro “mestiere”!

D: Come sei arrivato a fare il giornalista e cosa fai adesso, a parte YouReporter?

R: Ho iniziato in televisione, sono stato anche al Gazzettino. Per lungo tempo ho diretto Sei Milano, la tv all-news milanese fatta da videogiornalisti (quella fondata da Benetton, su modello NewYork One). E’ proprio da quella esperienza molto formativa, per me e per gli altri, che l’ avventura di YouReporter è stata quasi uno sbocco naturale. Attualmente dirigo un piccolo telegiornale di una syndication Tg, Canale Italia. Poi nella primavera 2007 abbiamo iniziato, io, Stefano De Nicolo, Luca Bauccio e Alessandro Coscia a progettare YouReporter, che è online dal 28 aprile 2008.

D: Una vita in tv e quindi non troppo improvvisamente arriva un’ idea, a dir poco rivoluzionaria….

R: In realtà è rivoluzionaria perchè i mezzi ora lo permettono. Prima internet, poi la diffusione dei device. Però è la strada che mi ha sempre affascinato, quella dell’ allargamento delle fonti del giornalismo e una partecipazione allargata ai processi di produzione delle news. Perchè è bene dirlo subito, per quanto riguarda il nostro punto di vista di partenza, ed anche per l’idea che ci siamo formati passo passo: il citizen journalism, o meglio il “giornalismo partecipativo” (nella sua valenza etimologica del “prendere parte”) non è un altro giornalismo. Per esserlo gli mancano alcune tappe della filiera, come per esempio la verifica e la gerarchizzazione editoriale. E’ proprio l’allargamento del panorama, la possibilità di avere più fonti. E, da parte dell’utente, quello di raccontare in modo più efficace le proprie storie e il proprio punto di vista. E’ una grande occasione di comunicazione, con qualche ovvio rischio. Quello che se i giornalisti e i media mainstream non fanno poi il proprio lavoro, quello di verifica e di correlazione delle notizie, si rischia il fake, o peggio l’infortunio giornalistico.

D: Dunque come nasce l’idea e poi come è stato possibile realizzare il progetto e infine chi sono i tuoi compagni di strada?

R: L’idea nasce dalla constatazione che in giro c’era molto materiale amatoriale, ma nessun luogo in rete per farlo arrivare. Con l’esperienza giornalistica sul campo, magari ti trovavi sul luogo di un fatto, c’era una persona che aveva un filmato su una telecamera, ma poi non sapeva come inviarlo. La scommessa è stata realizzare un portale di condivisione di foto e video che potessero avere interesse giornalistico ma mandate dagli utenti, a libero accesso per le testate, seguendo le regole di citazione. Per far questo non bastavano due giornalisti, io e Stefano De Nicolo, ma c’è stato bisogno di aggiungere un informatico Alessandro Coscia, e un avvocato Luca Bauccio. In questo modo eravamo un team equilibrato per la start up: abbiamo fatto tutto da soli, nessun finanziamento, nessuna partnership esterna e anche, volutamente, nessun modello di business. Ce lo potevamo permettere: niente banche, niente soci occulti di maggioranza, niente padroni, niente debiti

D: Sul modello di business vorrei eccepire che il modo di far soldi più in voga in rete, forse l’unico valido e usato dalla stragrande maggioranza delle imprese on line, è implicito nel vostro portale: ovvero generare grandi flussi di traffico che a loro volta attraggono pubblicità e quindi si traducono, o dovrebbero tradursi in denaro…

R: Certo, ma questo dei volumi è uno scenario che si è aperto molto dopo. La prima sfida era avere risorse per poter gestire e mandare online quelli che, attualmente, sono 130.000 contributi presenti sul sito, e poi crescere, incrementare le funzioni (in tre anni e mezzo tre cambiamenti totali di grafica con quello che ne consegue). Diventare molto più “solidi” come infrastruttura, per poter reggere, ad esempio, una sorta di ruolo quasi pubblico in “grandi eventi di cronaca” come l’ alluvione della Liguria, o, un anno fa, in Veneto. Dove forse l’80% delle immagini amatoriali girate passa su YouReporter o anche attraverso YouReporter. Poi, certo, crescere.

D: Gli spunti sono molteplici ogni riflessione che fai meriterebbe un approfondimento, a mio modo di vedere. Cominciamo dall’ assetto attuale e se vuoi dalle spese iniziali. Ovvero economicamente quanto vi è costato mettere su il portale (non importano le cifre se non vuoi, ma facci capire il tipo di impegno), quanto lavoro, e poi lo stato attuale, quanti server e costi di gestione.

R: L’ assetto attuale è lo stesso di quello di partenza. Il capitale di investimento, a parte le ovvie spese di legge, registrazioni, brevetti etc, è stato solo il nostro lavoro. Sia chiaro che per dei privati che vivono del loro stipendio, le spese di impianto di un’ attività in una paese “burocratizzato” come il nostro non sono indifferenti, ma stiamo parlando di migliaia di euro, non di decine di migliaia, sarebbe costato immensamente di più se ognuno non fosse stato un esperto nel suo campo e non avesse investito nottate di impegno. Questo è stato l’ investimento: nottate di lavoro per tutti!
Seguire gli attuali costi di gestione è molto complicato: cifre, server, necessità di banda, aumentano e variano in continuazione, posso dire che il bilancio 2010 era in sostanziale pareggio. Siamo rimasti noi 4 affiancati da un gruppo di amici che ci aiuta dall’esterno.

D: All’ inizio vi siete ispirati a You Tube oppure avete pensato da subito di privilegiare l’ aspetto giornalistico?

R: La definizione dell’Ansa appena lanciata YouReporter era stata “lo YouTube dei giornalisti”. In realtà l’ ispirazione guardava siti di citizen journalism all’estero, come iReport. Declinata all’ italiana, quindi permettere, ad esempio, anche l’ invio di foto. YT è solo un imprescindibile riferimento tecnologico per qualsiasi sito di videosharing. Per noi fu subito chiaro il campo operativo: “news from you”.

D: Il successo è stato immediato? Inteso come afflusso di video e foto?

R: In cinque mesi avevamo già toccato le 500 mila pagine visitate/mese.

D: Quando vi sieti resi conto che avevate fatto centro.

R: Questo mese (ottobre 2011) sorpassa nettamente i 4 milioni di pagine visitate e per la prima volta tocca un milione di utenti. Credo che ci si renda conto che la cosa funziona non appena viene ripresa dai Tg e dai media mainstream, Repubblica.it. Corriere.it etc. E questo avveniva giù nel maggio 2008, ad un mese dalla partenza. Poi ci siamo resi conto che la cosa si era radicata con il terremoto in Abruzzo, la tragedia di Viareggio e i molti disastri naturali. Il grande salto è avvenuto un anno fa con l’alluvione in Veneto. Gli abitanti dei luoghi colpiti erano senza le notizie e grazie al nostro lavoro hanno potuto diventare repoter. I video dalle zone della sciagura sono diventati spesso anche materiale di denuncia per sollecitare interventi pubblici nelle aree colpite dal disastro. Attualmente gli utenti iscritti che inviano contributi sono circa 16.500.

D: YouRepoter è relativamente giovane, ma in questi tre anni la diffusione sempre maggiore di telefonini multifunzione per non parlare poi dei tablet e degli smartphone avrà fatto decollare definitivamente l’afflusso contributi sul vs. portale?

R: Questo allarga ulteriormente le possibilità. Un solo dato: dall’ app di YouReporter per Iphone in meno di due mesi sono arrivati 7 mila tra video e foto.

D: E veniamo all’ aspetto giornalistico, YouReporter fa da collettore e basta?

R: YouReporterRit è solo un portale. Non fa filtro e non fa interventi editoriali, è tutto automatizzato. Abbiamo poi un sito a parte, YouReporter News, una testata giornalistica registrata, i cui contenuti vengono redatti da noi e da alcuni giornalisti collaboratori. Per il momento è online, serve soprattutto per le dirette degli eventi più grandi e pubblica solo alcune notizie. In questo spazio vorremmo approfondire dal punto di vista giornalistico spunti e segnalazioni che riceviamo attraverso YouReporteRit o altrove. E’ uno sviluppo che ci interessa molto per il futuro, ma va fatto un passo alla volta e con una copertura di risorse adeguate. Ci sono troppe iniziative lanciate con rullare di tamburi che diventano un bagno di sangue per gli investitori e per chi le crea.

Dal punto di vista tecnico YouReporteRit è una piattaforma di condivisione di video e foto di citizen journalism. Chi si iscrive invia i propri contributi per condividerli con altri e diffonderli. E’ programmaticamente chiaro, e gli utenti dimostrano di saperlo molto bene, che si richiedono per quanto possibile contenuti di interesse pubblico, dalla via sotto casa al grande evento. Ma il sito non è regolato se non dalle sue condizioni d’uso: non fa selezione, non censura, rimuove solo su richiesta motivata e se viene segnalata una violazione di copyright. L’ utente titola la notizia, ne scrive la descrizione, la data e la localizza in uno degli 8.000 comuni italiani o in un paese estero. E’ lui l’editore di se stesso. Con tutti i pregi ma, ovviamente, con le eventuali responsabilità a suo carico se diffama qualcuno o se racconta cose false.

D: Quindi dal punto di vista giornalistico voi non intervenite in alcun modo oppure avete messo a punto un filtro tecnologico per limitare i danni?

R: Noi non interveniamo sulla notizia inviata e nella sua pubblicazione. Come YT e gli altri siti di videosharing del resto. E’ poi responsabilità dei giornalisti che utilizzano queste immagini se di loro interesse, fare le opportune verifiche. Devo dire che la percentuale utilizzata di storie “raccontate” si è rivelata quasi sempre affidabile , con le ovvie possibili eccezioni dovute ai grandi numeri.

D: L’essere diventati una, se non in molti casi l’unica fonte giornalistica per le notizie di punta della cronaca della maggior parte dei Tg nazionali vi lusinga? E’ corretto che sia così?

R: Non siamo assolutamente l’unica fonte. Se da un lato potremmo dire “magari”, dall’altro ci atterrirebbe. Le “fonti uniche” non portano a nulla di buono. Ma a parte che questo pericolo non lo vedo, credo che sia una cosa positiva che le redazioni di news possano accedere a materiale anche non professionistico e ampliare le loro fonti. Si tratta di materiale che può solo integrare, non certo sostituire il lavoro giornalistico. Se un editore pensasse di “sostituire” il materiale amatoriale a quello professionale farebbe un pessimo servizio ai suoi lettori e anche a se stesso. La qualità nel giornalismo è essenziale, e la maggior parte dei 16.500 iscritti di YouReporter sono cittadini che, con alcune interessanti eccezioni, non fanno il mestiere di cronista. Non è una “sfida” al giornalismo, è un aiuto. Sta ai giornalisti saperlo cogliere e riuscire a guidare questo nuovo fiume di notizie nell’alveo della verifica e della selezione. Giornalismo “partecipativo” è la giusta definizione del servizio offerto da YouReporter. In caso contrario si tratterebbe di “giornalismo suppletivo”. Non è la stessa cosa.
fonte www.lsdi.it

Ciuffo seducente

Yotube-pensiero, Luca Abete fa il barista in un video per combattere l'abuso di alcolici tra i giovani, musica e parole di Giancarlo Di Muoio

Visi da adolescenti come angioletti; bere alcolici li storpia; facce sofferenti; occhi liquidi; poco più che ragazzini con la birra in mano; sono deboli; affamati di alcolici non di pastasciutta; Luca Abete, mitico inviato di Strscia, avellinese, fa il barista; ma è solo un video su Yotube, realizzato in collaborazione con il cilentano Giancarlo Di Muoio.

Parole, immagini, musica, scene da incubo; Giancarlo Di Muoio canta la disperazione di tanti giovani, di corse d'auto nella notte, in tutto questo un messaggio chiaro; se ti metti al volante ubriaco, rischi di finire i tuoi giorni molto presto, puoi rimanere invalido per la vita, sei un pericolo pubblico da evitare
Giovanni Farzati

Ciuffo seducente, ciak 1

I sicari di Borsellino; scarcerati,il figlio di Don Vito Ciancimino agli arresti domiciliari,il giudice Ingroia da Oliviero Diliberto; certo, per un magistrato (in prima linea) dichiarare ufficialmente di essere “partigiano” è quantomeno paradossale; non ci meravigliamo se la magistratura viene presa di mira dal governo.

Falcone veniva osteggiato dalla politica; alla fine anche lui si era infilato (o ce l'l'hanno infilato) nella politica; lavorava al ministero, mica più a palazzo di giustizia; erano solo e semplicemente due grandi magistrati. Che facevano il loro lavoro: così bene che li hanno uccisi. La mafia, in questo, è drammaticamente trasversale.

Borsellino,Falcone,Montalto,Livatino, Alessandrini, Mario Amato,Coco,Galli,Occorsio,Palma Scaglione, Costa, Gian Giacomo Ciaccio Montalto, Rocco Chinnici, Antonino Saetta,Antonino Scopelliti, Francesco Ferlaino, Francesca Morvillo, Cesare Terranova. E tutti gli altri che ,momentaneamente mi sfuggono .Mai schierati ma sempre sopra le parti.

Dichiararsi di parte quando si è ancora magistrati è gravissimo. Ma ormai siamo allo sbando; vanno in televisione e discutono della propria inchiesta: poi ci si lamenta dei processi spettacolo.

Vallo della Lucania, fiori d'arancio, un professore sposa la sua ex allieva ventiduenne

Vallo della Lucania, fiori d'arancio, un professore sposa la sua ex allieva ventiduenne

Sposi, una folla di amici, giorni fa il lieto evento, curiosi; la moglie del professore non è di Vallo ma di un paese del Cilento costiero; prima amici, poi amanti, il professore, la sua allieva, donna matura; così un professore di Vallo ha coronato il suo sogno d'amore; l'ha prima guidata negli studi, adesso è la sua dolce metà.

Felici, si alzano al mattino; prima colazione; grandi progetti; questo è quando un vero amore porta due innamorati all'altare, alla faccia di tutti i gufi che ripetono che l'istituto del matrimonio è in crisi; il professore e la su ex allieva, magari ricordano, non senza nostalgia, i loro primi sguardi furtivi; magnifico! A, come amore; M, come matrimonio.

Le voci pettegole vallesi e le voci pettegole della marina; hanno tanto materiale per dire tutto; il contrario di tutto, si parlerà di loro fino a Natale; aneddoti e quello che potrà essere, se è incinta o no; se il matrimonio durerà o no; scriveva Giovannino Gureschi (autore del celebre Don Camillo e Don Peppone) e aveva ragione; ogni mondo piccolo è un piccolo mondo; come dargli torto. Giovanni Farzati

domenica 30 ottobre 2011

Novembre, mese dei morti, Daniela scrive al suo papà recentemte scomparso..e a tutte le persone care che non ci son o più

Dove sarai ora? Quel grande mistero di cui abbiamo tante volte parlato fa ormai parte di te. Sei in pace e in armonia con te stesso? Niente più tormenti ed angosciose giornate lunghe e pesanti, in solitudine, vagando come un fantasma in antiche stanze, gonfie di silenzio e di ricordi gelatinosi. Il tempo non ti passava mai, perso nei tuoi infiniti e imperscrutabili pensieri, stretto nella feroce morsa della tua vita, lontano dove nessuno poteva nè voleva aiutarti. E gli ultimi mesi di grande sofferenza fisica, allettato, curato da una giovane, estranea ragazza moldava, quando la tua bella mente era già volata via, nessuno sa dove, ma non più partecipe, per fortuna, degli avvenimenti quatidiani. In pochi giorni il crollo, la tua gola non riceveva più nulla, i tuoi reni stanchi si sono fermati, ma il tuo cuore continuava a battere inesorabile, non mollava memore delle tue lunghe camminate, e poi quel respiro affreattato, agonoco, si è fermato all\'improvviso ed hai trovato la fine del tuo percorso. Ho portato la tua urna tra le mie mani come una reliquia preziosa fino alla sepoltura, là dove mamma ti aveva preceduto l\'anno passato, e ti ho detto addio. Finiti per sempre quelle terribili, eterne notti e quei giorni che per te non avevano più alcun senso. Daniela

Vinti 170000 euro a Posityano (facciamo un pò di conti)

Positano, vinti 170000 euro (facciamo un pò di conti)

Un euro giocato: 68 centesimi tornano in vincite, oltre 12 vanno allo Stato; il resto al gestore; significa che per pagare 170.000 Euro di vincite, ne sono stati giocati 250.000 Euro; niente male, per un paese che si definisce in crisi come l'Italia. Riporto uno stralcio dell'artico apparso su www.paesesera.it : ...... "L’Italia è in testa nella classifica mondiale della spesa pro capite per gioco d’azzardo.

E la Capitale ha, ovviamente, un ruolo da protagonista. In soli sei anni, lo Stato per esigenze di cassa ha fatto passi da gigante; a confermarlo è il fatturato del mercato del gioco legale in Italia che concessionarie come Sisal, Lottomatica, Hbg e Atlantis World (solo per citarne alcune) gestiscono per conto dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.

Un giro d’affari che cresce anche negli anni della crisi e che arriverà a fine 2011 a superare gli 80 miliardi di euro, oltre il 4% del pil. Nei ricavi della terza attività di business (preceduta solo da Fiat ed Eni) figurano al primo posto proprio le new slot, con circa il 40%. Seguono le lotterie con il 19,3%, il lotto che si attesta al 18,3%, i giochi numerici, come il superenalotto, che sfiorano quasi il 14%, mentre poco al di sotto del 3% troviamo bingo e giochi a base sportiva.

In prospettiva però gli incassi maggiori deriveranno da apparecchi vlt (videolottery), introdotti nel 2009 con il cosiddetto decreto Abruzzo e dai nuovi giochi online, che tra tornei di dama, scacchi, domino, bridge, black jack e poker dal 2008 ad oggi hanno fruttato più di 6 miliardi di euro.

Cifre destinate ad aumentare con la recentissima introduzione, avviata a metà di questo luglio, del poker cash e dei casinò games, dove ogni mano si gioca con soldi veri e con la possibilità di puntare fino a 1.000 euro per sessione di gioco. Un trend in crescita che, secondo Carboni & Partners, potrebbe far toccare al mercato dell’online un incasso di fine anno pari a 11,8 miliardi di euro, più del doppio dei 4,8 ricavati nel 2010...." Medidate gente, meditate. Giovanni Farzati
*articolo sviluppato da un email arrivata al giornale

venerdì 28 ottobre 2011

Rovistando italia, 2 pagina

Diario di strada, Capaccio Scalo: i giornali di carta non hanno milioni di contatti

Niente di nuovo, tutto i giorni sono uguali; il locale, 4x4, è stretto, pieno zeppo di giornali, riviste, giocattoli,quando arriva un cliente e chiede un qualcosa nel suo negozio, zia Filomena gira, rigira, paziente; finchè la trova; accontenta il cliente; Zia Filomema, l'edicola di zia Filomena, Capaccio Scalo ai semafori è un posto magico, d'altri tempi.

Zia Filomena è donna minuta, anziana, vivace, veste sempre nero, comprano in tanti il giornale da lei, accoglie tutti con un sorriso; e se gli chiedi come va? ti risponde, maluccio, non si vendono i giornali, clienti che mi chiedono quello del giorno prima, niente, li devo consegnare, che cosa assurda, prima non era così, avevo un professore, non è venuto più da me, l'ho incontrato e gli ho chiesto il perchè..aveva messo Internet, che vogliamo fare!

Alla fine, zia Filomena dice sempre che un giorno o l'altro chiuderà i battenti, ma non ci pensa seriamente, ci vuole coraggio dopo una vita passata nella sua edicola di Capaccio Scalo; zia Filomena dobbiamo girare un film contro lo strapotere del web? ma si! facciamolo, risponde piccata. Giovanni Farzati

"Ma guarda, uccello della malora, vaffa", Walter, fruttivendolo, un colombo gli ha fatto la cacca in testa ("bastardo") pochi passi; trova una banconota di 20 euro, fosse la volta buona; lo abbiamo incontrato al mercato, dove gestisce in proprio una rivendita di frutta e verdura; ci racconta che preso da una fantastica fiducia nella fortuna (uccello che ti fa la cacca in testa e trovi 20 euro);subito ha dato vita a numerose giocate, Lotto, Gratta e Vinci.

Walter ha solo sperato, niente di niente; una cacca in testa punto e basta con 20 euro, fortunato; ma senza esagerare; Walter (nome di fantasia) è un tipo sveglio; ci tiene che il suo banchetto da fruttivendolo sia sempre bello ordinato, con i prezzi scritti a numeri grandi ("anche l'occhio vuole la sua parte").

Walter fa ancora di più, ha raccontato in giro la faccenda del colombo che ti fa la cacca in testa; gli si avvicina un signore, lo saluta, gli tocca il braccio e ride ("tu porti fortuna"); Walter die; ma che fortuna! una cacca d'uccello in testa e 20 euro; tutto qua! Giovanni Farzati

giovedì 27 ottobre 2011

UN GIORNO DA CAPRA, il welfare nei paesi nordici è più costoso

Giovanni Farzati, Positanonews; rovine; sarà difficile non notare quelle di questo governo; saranno riconoscibilissime: brilleranno di luce propria! il welfare state non l’hanno inventato i comunisti; nei paesi nordici è pure più costoso del nostro, ma funziona benissimo. Quelli che ci porta alla rovina, invece, sono i furbetti e gli evasori, che rubano 150 miliardi di euro all’anno alla collettività, più o meno.

Ma nel pantano della politica, la bandiera rossa si sta scolorendo un poco alla volta; pare perfino che nelle varie “correnti” del PD ci sia la tendenza alla bandiera bianca; l’On. Casini è già lì pronto col pennello in mano; pessime prospettive; ristrutturazioni bancarie; tagli di personale ai grandi gruppi editoriali, da Rcs all’ Espresso-Repubblica, e le famose “sinergie” con La 7.

mercoledì 26 ottobre 2011

Luca Abete di Striscia diventa un barista 3 ciak ""modello carta""

Verso casa mia; video musicale di Giancarlo Di Muoio; Luca Abete, mitico inviato di Strscia la Notizia; continua la campagna di sensibilizzazione sociale dell'AICAT (Associazione Italiana dei Club Alcologici Italiani) sui problemi correlati all'alcol ...

Luca Abete muove i suoi primi passi nel mondo dello spettacolo come clown ed animatore per bambini. Il suo esordio televisivo avviene il 19 febbraio 2001, su una emittente avellinese, con un programma per bambini. Conduttore di programmi di denuncia su televisioni regionali campane e di proprie autoproduzioni su videoblog e siti web, Luca Abete diventa inviato di Striscia la notizia dopo aver vinto nel 2005, con il voto dei telespettatori, il concorso per la ricerca dei nuovi inviati. Il suo ruolo di inviato di Striscia la notizia lo porta a smascherare numerosi misfatti e diversi problemi in una regione difficile e contraddittoria come quella campana.

L'esperienza a Striscia la notizia [modifica]Presente a Striscia dal 2005 è l'inviato dalla Campania di Striscia la notizia. Luca Abete, indossando il suo abito verde, realizza servizi come inviato per il tg satirico trasmesso da Canale 5. Si caratterizza per la consegna di una Pigna alla fine di ogni servizio, che definisce "in pegno" cui è associato un bigliettino contenente una frase in rima riferita all'argomento trattato. È stato soprannominato Pino da Ezio Greggio alle sue prime apparizioni come inviato. Insieme a Gianpaolo Fabrizio (sosia di Bruno Vespa, intervistatore di politici) ha condotto alcune puntate di Striscia la domenica, versione domenicale di Striscia condotta dagli inviati del varietà di Antonio Ricci

Opinione, ma che vuole la Francia?

Non ci sbagliavamo quando dicevo di stare attenti a quel Sarkozy.
Di certo la notizia che Sarkozy vuole dettare leggi a modo suo e per salvare le Banche Francesi dal collasso “comprese le sue banche ove ha percentuali importanti” vuole a tutti i costi che gli italiani crepino di fame per dar mangiare a lui e quella che viene denominata “La prime Dame “ all’Eliseo, ma..non tutti sanno quello che ha rilasciato durante una intervista sui problemi e la crisi che incombe in Europa, è passata inosservata la sua dichiarazione si accingeva assieme alla Merkel di deridere il governo italiano compreso il Popolo italiano dopo che la Merkel aveva acconsentito le sue richieste sotto minaccia di un’aggressione Militare alla Germania. Qui è chiaro come i Rothschild (la Massoneria più potente) stanno dietro a Sarkozy che senza “ Paura ” si accinge a minacciare gli stati Europei che non sono in grado di attenersi ai comandi di Brussel , la frase detta durante l’intervista al”IB Time”


"Traduzione Ufficiale"
„Coloro che vogliono distruggere l’Europa e l’Euro pagheranno le sonseguenze se nel nostro Continente torneranno a esserci dei Conflitti.“


“Barroso: che Berlusconi faccia come ha fatto Zapatero”
Seguito dal commento poco rassicurante del Primo ministro Francois Fillon che ribadiva “ se noi non riusciamo a superare questo misfatto, in Europa ci saranno grossi problemi” come dire , se non saremo capaci di salvare le Banche Francesi faremo un casino in Europa, il tutto è uscito fuori dopo che l’Agenzia di Rating Moody ha dichiarato di togliere alla Francia le tre AAA, ciò porterebbe la Francia a chiedere miliardi di credito , questi miliardi di credito eventualmente dovrebbe sborsarli la Germania con la scusa del “Debito di Guerra “ nei confronti della Francia, questo è quello che ha chiesto Sarkozy alla Merkel , che ha subito ribadito con un secco “NO” provocando le ire di Sarkozy che non saputo trattenersi ed ne è scaturita la minaccia dia aggressione, non contento del mal gesto si rivolgeva verso Berlusconi dicendogli che la Spagna non è il problema primario , ma l’Italia e la Grecia , ciò significa che per salvare le Banche Francesi dovremmo svendere l’Italia alla Francia come ha fatto la Grecia per salvare le Banche Tedesche , nello stesso tempo , Nigel Farage che ormai non viene più intervistato da nessuna TV o Giornale europeo, ha rilasciato la sua intervista alla TV Russa RT, dichiarando che è proprio Sarkozy che vuole portare la Guerra in Europa con la speranza di poter salvare le sua Banche e quelle Francesi, sperando in una vittoria che porterebbe la Germania “Come previsto” alla sua dissoluzione finale e totale sottomissione alla Francia e Inghilterra, lo stesso vuole fare con l’Italia per poi appropriarsi della Grecia ormai tolta alla Germania.


http://www.gegenfrage.com/nigel-farage-die-eu-sorgt-fur-konflikte-in-europa/comment-page-1/#comment-11604




Qui siamo ormai alla totale follia, è chiaro che l’Elite è alla fine dei suoi sogni e sta cercando di fare più danno possibile prima di scomparire per sempre, i Rothschild compresi i Magnaccia (per alcuni le scimme di satana) del NWO hanno spartito gli ordini ai loro lecchini e criminali sparsi in tutto il mondo , non ci sono dubbi che molte Istituzioni in Europa, compreso il Vaticano che è in parte sotto il loro controllo (vedi le dichiarazioni fatte giorni fa dal Portavoce del Vaticano) , lo stiamo vedendo dall’Inizio dell’anno con le rivolte in Africa e la fine che ha fatto la Libia, adesso hanno cominciato con le altre nazioni africane “vedi Somalia / Congo / Sudan/Algeria, per il momento hanno dovuto assorbire il NO della Russia e Cina per l’aggressione contro la Siria , stanno cercando di creare una False flag per attaccare l’’Iran e stanno commettendo errori come dei bambini alle prime armi, l’unica possibilità che gli è rimasta è la violenza indiscriminata contro chiunque si oppone alle loro perverse voglie, per il momento stanno mettendo Berlusconi sotto pressione con la speranza che molli , io personalmente non ho mai goduto simpatie per Berlusconi semplicemente dal fatto che ha scelto dei Ministri già corrotti dalle Multinazionali USA e Inglesi/Israliane, gli altri stati Europei hanno preso l’Italia come esempio di Proibizioni e questo grazie alla Massiccia Propaganda dei Media in mano ai Sionisti /Falsi comunisti-
Quello che in questo periodo si sta permettendo di fare il Sarkozy non deriva che sia lui ad avere coraggio da buttare per minacciare stati Europei con delle aggressioni militari , l’Omino Psicopatico si sa è un Cocainomane che ha subito il lavaggio di cervello e probabilmente vive sotto controllo medico come lo era Hitler, (dichiarazioni ufficiali del medico dell?eliseo) in fin dei conti è lo stesso metodo che usarono i Rothschild con Hitler che lo gestivano a piacimento e a secondo come si mettevano le situazioni politiche con altri stati “amici e nemici” per poter bilanciare i prestiti per le forniture di armamenti ad ambo le parti.
Una manovra che probabilmente è sfuggita a molti rappresentanti di Governo nostrano, tutte queste missioni militari stanno dissanguando il nostro sistema di difesa interna , ciò comporta che se un domani dovremmo essere attaccati militarmente dalla Francia & Co. siamo scoperti in abbondanza e statene ben certi che l’America coglierà l’occasione che da tempo aspetta , impadronirsi totalmente dell’Italia facendo finta di dare una mano di aiuto alla Francia che a sua volta verrà messa a ferro e fuoco dall’Inghilterra ,questo è lo scenario che si sta pian piano maturando all’orizzonte, -

Un consiglio al Signor Berlusconi da questo piccolo svizzero: di non mollare alle richieste di Francia e Germania, di uscire subito e senza esitazioni dalla UE e dalla NATO, richiamare tutti i Militari che si trovano all’estero al più presto possibile al fine di non farli massacrare li dove si trovano, vietare da subito a qualsiasi aereo Militare Francese di sorvolare sopra i cieli Italiani , di allontanare ogni unità Navale francese da qualsiasi porto Italiano. (Michel Upmann)

Diario di strada, Natale e Luci d'artista a Salerno, ciak 2

Salerno, Luci d'artista,
fatevi una passeggiata (a piedi)

Sindaco in tv, a Lira tv, parla della prossima manifestazione, Luci d'artista; una spettacolare esposizione d'opere d'arte luminose allestite nelle piazze; lungo le vie di Salerno, veri e propri capolavori di luce e colore; lasciate l'auto a casa se vi fa piacere; parole del primo cittadino.

Migliaia di persone anche dall'estero; migliaia di auto, per evitare una paralisi del traffico non sarebbe male farsi una passeggiata per le vie della città vestita a festa; si prevede il pienone di turisti; Salerno guarda gà al prossimo Natale; luminarie uniche; irripetibili, creative. Giovanni Farzati

martedì 25 ottobre 2011

Opinione, malasanità, mannaggia la bubbazza

Giovanni Farzati, Positano News; tagli da una parte, le assunzioni clientelari dall’altra, sono responsabili della malasanità! la malasanità si potrebbe migliorare in un paese civile; è un problema antico; forse ci si dimentica che anche quella dei medici è sempre stata una Casta; praticamente intoccabile; la politica non c’entra.

Malasanità; degrado socio-culturale; la medicina è una cosa seria; il requisito principale è l’anima… non l’abbronzatura dei caraibi; ho sempre pensato che fare il medico o l’insegnante dovesse essere una vocazione; una missione; ma in una società fondata sui soldi; sull’apparire, non si capisce come.

venerdì 21 ottobre 2011

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Laureana, camion anni 50 (come nuovo) restaurato dal frantoiano

Laureana, camion anni 50 restaurato dal frantoiano

Ha trasportato tonnellate di olive, adesso è un pezzo da museo; non viaggia più sui ripidi tornanti delle colline; un vecchio camion anni 50 rimesso a nuovo (mancano gli ultimi ritocchi); è l'iniziativa dell'Oleifico Serramarina di Laureana dei fratelli Malandrino.

Il camion è statto usato dalla storica ditta olearia Malandrino di Perdifumo negli anni immediatamente dopo la seconda guerra mondiale; ("l'obiettivo è di ricostruirlo in tutte le sue parti ed esporlo, per ricordare, suscitare curiosità").

I ricordi hanno unn nome, sono legati ad un oggetto; quando sarà ultimto il restauro del vecchio camion anni 50, potrebbe di nuovo macinare chilometri con un pieno di gasolio. Giovanni Farzati

giovedì 20 ottobre 2011

Ciuffo seducente , gheddafi

Più leggo le notizie; sento radio e tv, agenzie, ecc, più non ci capisco niente; la verità non si saprà mai. “«Nascosto in una buca, gridava: non sparate». Per uno ferito ad entrambe le gambe così gravemente da portarlo alla morte doveva essere alquanto difficile “gridare”; o forse si è ferito in un secondo momento uscendo dal nascondiglio? mah…

Comunque non scandalizziamoci!! i dittatori fanno spesso questo tipo di fine violenta, può piacerci o meno ma è così…noi abbiamo appeso tal Benito Mussolini per le gambe come un salame… non mi scandalizza; dico solo che non è giustizia; mentre in Siria, nello Yemen, in Somalia i “governi” continuano a uccidere la popolazione.

Continua a non piacermi questo modo di risolvere le questioni; non è così che si dimostra di essere migliori di chi abbiamo sostituito. Giovanni Farzati

lunedì 17 ottobre 2011

Ciuffo seducente , Claudia Dani

Così Claudia Dani, freelance, ci parla di giornalismo digitale

di Claudia Dani


Firenze,dibattito sul tema del giornalismo all'associaziosne della stampa; come fare il lavoro di giornalista in modo corretto ed essere pagati in modo dignitoso; il problema è tutto italiano

"Il valore da dare all’incontro è quello di aver creato una rete di persone che ha qualcosa in comune, che vuole farsi sentire. È importante che si parli di giornalisti precari", assicura Claudia Dani,(giornalista freelance, momentaneamente prestata alla comunicazione d’impresa e alle PR, collabora con Lsdi e scrive sul suo blog di giornalismo e fotografia, To-shoot )



Ogni giorno, c’è qualcuno in piazza che protesta, è bene che a farlo siano anche i giornalisti, definiti una casta"; "intendiamoci, continua Claudia Dani, "perlomeno la maggior parte sudano sugli articoli che ogni giorno leggiamo; la grande mancanza che ho percepito nelle discussioni, a volte violente, è la completa mancanza di consapevolezza di cosa sia davvero oggi la professione giornalistica. Un unico intervento per nulla considerato, fra l’altro, ha accennato al web e al giornalismo digitale. È possibile che nessuno si ponga la questione che forse la professione e il suo accesso va rivisto? È possibile che nessuno si chieda come si informa il pubblico via web? I giornalisti che oggi scrivono non sono più come quei pochi (che hanno il coltello dalla parte giusta) aggrappati alle loro poltrone. Ma d’altronde siamo in Italia no?".


Giornalisti oggi; non accettare pagamenti ridicoli, ma forse non è chiaro che si troverà sempre chi li prende i mitici 50 cent;
"Vorrei evidenziare alcuni punti della Carta approvata. Approvata? Io, a dir la verità, a chiusura lavori, ho sentito lamentele e richiesta di modifiche alla carta e solo un timido applauso di approvazione alla Carta", continua Claudia Dani; "gli unici accenni al giornalismo digitale che ho sentito sono questi;.. tutte le tipologie di lavoro giornalistico ( stampa… web… la professione giornalistica… ha subito profondi cambiamenti e molti altri ne dovrà SUBIRE con il progredire della tecnologia…… la costituzione di un osservatorio permanente…anche in rapporto alle innovazioni tecnologiche… giornalisti… chi include questo termine oggi?
…vengano favoriti…contratti a tempo indeterminato… ma chi crede ancora a questa possibilita concreta? ha davvero ancora senso?…gli iscritti all’ordine sono tenuti a non accettare corrispettivi inadeguati… mi ripeto: spesso se non si accetta si viene tagliati fuori".

Carta di Firenze, ci dice è bisogna essere corretti; buoni fra noi giornalisti, lo devono essere gli editori; giustodirlo ancora una volta?; un’ ultima domanda: web writer, blogger, web content editor e così via sono sinonimi di giornalista?
Giovanni Farzati

giovedì 13 ottobre 2011

Albanella, provinciale 11. il sindaco scrive a provincia e regione

È molto preoccupato il sindaco di Albanella Giuseppe Capezzuto riguardo ai ritardi degli interventi sulla frana sulla strada provinciale 11 in località Albanella (nei pressi dell'Istituto Alberghiero) che, a seguito delle piogge dei giorni scorsi, ha dato ancora segnali di instabilità; il sindaco ha scritto alla Provincia e alla Regione sollecitando ancora una volta la messa in sicurezza della frana in considerazione che ormai la stagione delle piogge è alle porte. «È ormai noto - scrive il primo cittadino di Albanella - che la sede viaria del tratto della strada provinciale 11 (in prossimità dell'Istituto Alberghiero) è interessata da un consistente movimento franoso, sul quale è stato avviato l'intervento di bonifica, infatti abbiamo già acquistato dei pali per creare dei reticcitai di ingegneria ambientale al fine di contenere il movimento da realizzarsi con gli operai comunali ».

E qui il sindaco entra in merito alle problematiche, rimarcando che «viene preso atto che a seguito delle numerose segnalazioni inviate, ancora alcun lavoro è stato fatto per ripristinare il manto stradale e che è tutt'ora vigente un'ordinanza che vieta, in caso di pioggia, il transito su tratto di strada in questione.
Stante l'attuale situazione - prosegue Giuseppe Capezzuto - e considerato il nuovo approssimarsi della stagione piovosa, l'amministrazione comunale esprime le proprie perplessità e preoccupazioni in merito allo stato del tratto viario». Con l'approssimarsi della brutta stagione, aggiunge infatti il sindaco «è del tutto evidente che d'ora innanzi, sarà pressoché impossibile transitare con regolarità su tale strada, arrecando notevole disagio agli utenti e soprattutto al servizi dei mezzi pubblici di trasporto scuolabus per il nuovo anno scolastico».

Il Sindaco, con la relazione tecnica dell'Ing. Margarella quale RSPP dell'Istituto Aldo Moro che in ogni caso, assicura la perfetta stabilità dell'edificio scolastico fuori da pericolo e la nota del Comandante ff della Polizia Municipale di Albanella il quale evidenzia l'urgenza di provvedere a mettere in sicurezza la viabilità ordinaria sul tratto interessato, conclude con la richiesta accorata che sollecita l'amministrazione provinciale, l'ass.re LLPP Marcello Feola, l'ass.re all'edilizia scolastica Nunzio Carpentieri, l'ass.re alla protezione civile Antonio Fasolino e l'amministrazione regionale, settore protezione civile e difesa suolo «affinché provvedano immediatamente alla messa in sicurezza definitiva della criticità in atto su tutta l'area interessata, mediante il tempestivo avvio dei lavori».

Infine, in una seconda lettera, l'amministrazione comunale albanellese chiede di intervenire anche in un altri punti critici del territorio, ossia in località Iscalonga.

martedì 11 ottobre 2011

Perdifumo 1961, Remacke di vento 1

Perdifumo, è la storia di un vento che poteva uccidere; per certi versi fu una giornata fortunata (non ci furono vittime, solo 4 feriti), una giornata d'ottobre sbagliata quel 18 ottobre 1961, alle 10.30, Perdifumo fu investito da una violenta tromba d'aria.

Laboratorio delle parole, ciak 1 Ascea

Ascea Marina: località fiumarelle 09 ottobre 2011. (da Facebook)


Un fuoco; pura diossina...la nuova Gomorra; in una delle zone più belle d'Italia; la mamma degli idioti è sempre incinta.....non lo sapevate? Giovanni Farzati

Ciuffo seducente , ciak 2, fare mod carta prima e poi in video direttamente

"Equitalia", oltre ad applicare tassi di interesse pazzeschi (in pochi anni la cifra dovuta raddoppia, triplica...) strappa alle famiglie in difficoltà economica la casa, spesso pagata in anni e anni di rinunce e sacrifici:



Con le nuove normative approvate recentemente (in silenzio) Equitalia potrà prelevare i soldi direttamente dai conti correnti, e pignolare le case in SOLI 2 MESI dalla partenza delle procedure: (vedi questo articolo) la cosa che fa ancora più schifo, viene le case dei poveri vengono SVENDUTE all'asta, a qualche ricco speculatore (magari un evasore fiscale che ricicla i soldi sporchi, anche tramite prestanome) che la acquista a prezzo stracciato, per rivenderla con calma, al doppio: anche se impiega 2,3 anni per venderla, è sempre un ottimo investimento...



Facciamo un esempio:



La tua casa vale 200.000 Euro:

con gli interessi di un mutuo ventennale, ne hai restituiti 350.000:



Se la casa non viene venduta alla prima asta, viene ripetuta, e il prezzo di partenza di abbassa di volta in volta: pertanto diventa una prassi, che alla prima non venga mai venduta:



Alla prima asta, il prezzo di partenza è di 130.000: niente!

L'asta si ripete: partendo da 100.000..... niente!

alla terza asta, si parte da 70.000 ... e viene venduta.



Poniamo che il tuo debito nei confronti di equitalia sia stato di 30.000 Euro: (magari l'importo dovuto è di 10.000 ma tra interessi e penali, in qualche anno è arrivato a 30.000) per recuperarli, svendono la tua casa a 70.000, dopodiché ti trattengono i 30.000 del tuo debito, ti addebitano le spese (dell'asta e delle pratiche) per un importo di ulteriori 5.000 e ti restituiscono........... 35.000 euro!



per sanare un debito iniziale di 10.000 Euro, ti hanno privato della tua casa che hai pagato 350.000 euro, restituendoti 35.000 Euro: in pratica, quel debito ti è costato la bellezza di 305.000 Euro... visto che ti hanno tolto la casa che hai pagato 350.000 euro, ai quali scaliamo i 10.000 del debito iniziale sommati ai 35.000 che ti hanno restituito dopo la vendita all'incanto.



TUTTO QUESTO è LEGALE, E AVVIENE NEL TUO PAESE: SI CHIAMA "EQUITALIA".. (potevano risparmiarsi di coinvolgere la parola "equità

logo impost, calzante lettric
AGNELLI SCUOIATI - ORMAI ANCHE GLI AVVOCATI DELLA FU FAMIGLIA REALE ITALIANA SI SCANNANO IN TRIBUNALE, TRA DI LORO - IL LEGALE SVIZZERO DI MARGHERITA, CHARLES PONCET, CHIEDE I DANNI A QUELLO MILANESE, EMANUELE GAMNA, CHE HA SCRITTO UN LIBRO AL VELENO SULLA RAM-POLLA E L’EREDITÀ NASCOSTA ALL’ESTERO DAL PAPÀ - PONCET È DESCRITTO COME UN CARNEADE IN CERCA DI FACILE FAMA, ABITUATO A RICATTARE, AVIDO, VOLGARE, MALIGNO, SPREGIUDICATO E TANTO POTENTE A GINEVRA DA GODERE DI IMPUNITÀ…

martedì 4 ottobre 2011

Ciuffo seducente , ciak 1 Mastrogiovanni

Vallo della Lucania, ripreso il processo per la morte di Francesco Mastrogiovanni

Ripreso il processo per la morte di Francesco Mastrogiovanni, maestro di Castelnuovo Cilento, avvenuta nella notte del 4 agosto 2009 dopo quattro giorni di contenzione immotivata ed illegale secondo il PM, dr. Francesco Rotondo; durante l'udienza le dichiarioni di Pantaleo Palladino “Il TSO è contenzione……. La contenzione è un sistema di terapia………. La contenzione nel reparto di psichiatria veniva pratica perché si acquistavano le fascette di contenzione. …………….Non sono a conoscenza di contenzione fuori regola……..”


Un vero e proprio atto d'accusa l'intervento dell'avvocato Loreto D’Aiuto, familiare di Francesco che per primo si è recato all’obitorio dell’ospedale una volta appresa telefonicamente la notizia comunicatagli dalla moglie, cugina di Francesco e attuale avvocato della famiglia nel processo;“Sono stato il primo a giungere all’obitorio. Franco era completamente coperto da un lenzuolo bianco.

L’ho scoperto e mi sono reso conto che il suo corpo era martirizzato. Presentava lividi su tutto il corpo. Sono stato colpito dal comportamento dell’addetto all’obitorio che aveva fretta di vestire il cadavere di Franco e la cosa mi ha infastidito al punto di farla presente al dipendente dell’ospedale”. L’avvocato ha aggiunto:”Franco non era pazzo! L’ho visto l’ultima volta qualche giorno prima del suo ricovero presso il reparto. Non mi sono accorto che Franco non stava bene!”. Giovanni Farzati





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Diario di strada, brucia, Confratello uno e due

E' sbagliato, una cattiva abitudine va diffondendosi nel Cilento, gente brucia residue di plastica (anche se in modeste quantità) fumo nero, nerissimo, ultimie segnalazioni di questi giorni; anche con le difficoltà di raccolta in questo periodo; sulle colline di Agropoli, Perdifumo; questo presuppone ignoranza, bruciare plastica arreca gravissimi danni all'ambiente.

Al funerale del confratello; è morto un anziano confratello, la congrega lo accompagna al cimitero,come per statuto; un giovane confratello si appoggia ad una palizzata al lato della strada che cede; il giovane precipita in un condotto in cemento; gravemente ferito; il fatto è accaduto in una frazione del comune di Montecorice.

domenica 2 ottobre 2011

Diario di strada, orologio, vino

Diario

Assunta (Montecorice) orologio del campanile che fa la stessa ora per tutto il giorno; cosa volete di più? qualcuno la mette sul piano ironico; orologio fermo, guasto, nessuna ora; anzi, una stessa ora per tutto il giorno; non si sa quando verrà riparato; cattiveria! non è che l'orologio disturbava il sonno di qualcuno?

Santa Maria (Castellabate) uva gratis; benvenuti nel podere; contrada San Leo, dove c'è stata una vendemmia particolare, uva gratis ("raccoglietela pure, basta che non vada persa"); in parecchi hanno ringraziato; gradito; ha detto un negoziante con la passione per il vino; quest'anno la vigna era stracarica di uva.

La vigna, un ettaro circa; è di un napoletano; acquistò il terreno con vigna e casa colonica, alcuni anni fa; restaurato casa; non curata più la vigna, ("è stata una buona annata") ci dice sempre il negoziante con la passione del vino. Giovanni Farzati