mercoledì 13 aprile 2011

Nucleare si, nuclerare no, la paura dell'uomo qualunque

Il Giappone è stato sconvolto da un sisma di terribile entità, seguito da uno tsunami della cui potenza difficilmente si ha ricordo. Tutto questo ha portato al susseguente disastro nucleare di cui tutti abbiamo notizia e, come era lecito attendersi, al sollevamento di forti polemiche legate al fatto di utilizzare il nucleare come fonte di energia.

Le più grandi menti scientifiche del mondo si sono espresse in favore del nucleare. La Hack ha affermato che il sacrificio di pochi è necessario al fine di garantire l’avanzare della tecnologia, Veronesi non fa altro che lodare le centrali nucleari e, non che sia annoverabile fra i più illuminati, Cecchi Paone ha esordito con frasi del tipo: “Ma tu vuoi andare in giro con la macchina, usare l’ascensore, guardare la TV? E allora da qualche parte devi prendere l’energia di cui necessiti”.
-----

Io non voglio paragonarmi a menti così eccelse ma se permettete voglio guardare la cosa da un diverso punto di vista, quello che più si confà ai miei studi ed alle mie esperienze. Qualunque valutazione non può che scaturire da una corretta analisi dei costi / benefici: applicando questo ragionamento al nucleare analizziamo quanto tale tecnologia ha dato al Giappone e quanto ha tolto, ma soprattutto toglierà, alle prossime tre generazioni di giapponesi e non solo.

Bloccate tutte le esportazioni di derrate alimentari, divieto di bere acqua, necessità di importare beni di prima necessità, persone contaminate, figli di queste persone presenti e futuri contaminati… figli dei figli di queste persone contaminati. Insomma, siamo certi che questo bilancio sia positivo? Zero

Nessun commento:

Posta un commento