Napoli, numero verde contro il pizzo, ascolto fatto dal vivo
«800168780»: da oggi a questo il numero verde rispondono gli operatori antiracket ed antiusura di Napoli e provincia. L'iniziativa, voluta dalla Fai e dall’Anci ed il cui obiettivo di far emergere le richieste di aiuto trasformandole in un vero e proprio ascolto fatto dal vivo, è stata presentata nel bar Seccia, il locale devastato da un incendio doloso la scorsa notte di capodanno e subito riaperto: c'erano il presidente della Fai (Federazione delle Associazioni antiracket ed antiusura Italiane) Tano Grasso, l’imprenditrice Silvana Fucito ed il presidente regionale dell’Anci (associazione dei comuni), Nino Daniele.
SPORTELLO CON TUTOR ANTIUSURA- «È la prima volta che in questa città - ha sottolineato Grasso - c’è un numero verde di questo tipo. L’ iniziativa è stata resa possibile a seguito del protocollo sottoscritto lo scorso tre febbraio tra l’Associazione Nazionale Comuni d’Italia e la Federazione delle Associazioni Antiracket ed Antiusura. L’idea è quella di dare un punto di riferimento certo e far confluire le richieste di aiuto». «La parte antiracket - ha aggiunto - riguarderà principalmente quegli operatori economici che hanno problemi di estorsione mentre quella antiusura, che è la più estesa, vedrà la creazione di uno sportello costituito da operatori volontari inquadrati per professionalità: avvocati, psicologi, commercialisti e bancari. Noi non diamo soldi ma aiuti per risolvere le cause che hanno portato all’indebitamento. Insomma si tratta di un’attività di tutoraggio. Nel caso di persone vittime di usura noi li accompagniamo a denunciare perchè solo in questo modo si può spezzare il circuito».
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