martedì 7 giugno 2011

Sicilia, forchette rotte e balle rotte

Sicilia, "Forchette rotte" (misteriose)

Tutto ha avuto inizio il 1 giugno, quando politici locali, docenti universitari, sindacalisti e amministratori locali si sono visti recapitare una busta da lettera: ne sono state spedite circa un migliaio.

Il mittente era anonimo, ma non si trattava di minacce mafiose. Dentro le buste solo una forchetta di plastica spezzata e una cartolina con un messaggio stampato ben preciso: “I giovani siciliani si sono rotti. Col nostro futuro non ci mangia più nessuno”. Insieme al messaggio un invito a un misterioso evento programmato per il 25 giugno.

L’iniziativa non si è fermata qui. Poco dopo, nelle caselle di posta elettronica dei rettori delle università siciliane è apparsa un’e-mail col messaggio “I parenti salgono in cattedra e diventano docenti e i talenti prendono la valigia e diventano migranti”. Immancabile l’appuntamento al 25 giugno.

Si cerca di capire chi siano le misteriose “Forchette Rotte” e se si tratta di un nuovo partito guidato da qualche politico “Assolutamente no – la nostra è una battaglia bipartisan ha dichiarato il grafico che ha ideato la cartolina, rigorosamente anonimo - questo è un movimento a-partitico, noi invece crediamo che proprio nella politica possono essere combattute le nostre battaglie di cambiamento “.

Non ci sono comitati organizzativi perché, recita il manifesto, “Le forchette siciliane sono dovunque. Sono in Sicilia, sono nel resto del Paese, perché sono costrette adandare via. Sono in Europa, nel mondo. Saremo quelli del 25 giugno a Palermo e quelli che ci seguiranno su Internet dal resto del mondo. Chiunque prende una forchetta, la rompe e la consegna a chi si è mangiato il futuro è uno di noi”.

Eva Signorile

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