giovedì 23 giugno 2011

Laboiratorio delle parole 1

E’ stato il pilota, che insieme con il suo secondo, fu abbattuto dagli iracheni nella guerra in Iraq nel ‘91. Gianmarco Bellini e Maurizio Cocciolone sono stati i primi prigionieri di guerra italiani, dopo gli ultimi del secondo conflitto mondiale. Per quarantasette giorni, l’Italia è rimasta col fiato sospeso per la loro sorte e i timori venivano acuiti dalle immagini cruente che, per la prima volta, le tv trasmettevano in diretta nelle case. Ma per lo Stato italiano il colonnello Bellini non è mai stato prigioniero di guerra. Questa vicenda, poco conosciuta ai più, è nelle pagine di Notte in Arabia. Vita e storia di Gianmarco Bellini, il ragazzo che voleva volare (Bellini & Cocciolone, Iraq ’91) il libro nato dai racconti che il colonnello - medaglia d’argento al valor militare - ha consegnato all’autore Francesco Di Domenico. Il volume, edito dalla BoopenLED, raccoglie anche i sogni e le speranze e la passione per il volo e l’arma aeronautica che Bellini ha provato fin da ragazzo e che ha confermato giorno dopo giorno proprio come quando, nella notte del 17 gennaio del 1991, decise di portare a termine la missione assegnatigli. Notte in Arabia segue il percorso di vita che portò Bellini a diventare un pilota di Tornado, a quei tempi la più micidiale macchina da guerra in volo, e racconta i quarantasette giorni di prigionia e le torture. Giorni in cui le autorità aeronautiche hanno riconosciuto il pilota Gianmarco Bellini prima “assente dal servizio” e poi “a disposizione del comando”: si bombardò ma non fu guerra?
Venerdì ne sapremo di più. Conduce la presentazione lo storico e giornalista Maurizio Ponticello. Presenti l’autore Francesco Di Domenico, il Colonnello Gianmarco Bellini e, per la casa editrice, il curatore del volume Lucio Ricci.
Notte in Arabia. Vita e storia di Gianmarco Bellini,il ragazzo che voleva volare (Bellini e Cocciolone, Iraq ’91)/Francesco Di Domenico/ Boopen LED.
La storia di Gianmarco Bellini, i suoi sogni giovanili e la sua voglia di servire la Patria in quella che fu la prima guerra che vide impegnata la nostra Nazione dopo l’ultima mondiale. I fatti sono noti. Durante la notte del 17 e il 18 gennaio 1991 il Tornado guidato dall’allora Maggiore Gianmarco Bellini e dal capitano Maurizio Cocciolone, fu l’unico velivolo italiano a portare a termine la missione assegnata. In seguito alla scelta eroica di proseguire, nonostante le difficili condizioni atmosferiche, i due ufficiali furono fatti prigionieri dagli iracheni. Il Colonnello Bellini si racconta all’autore del volume, Francesco Di Domenico, illustrando anche le tristi vicende che l’hanno visto protagonista. Le emozioni provate nei quarantasette giorni di prigionia sono narrati con viva partecipazione, ma il libro racconta anche dei sogni di ragazzo del colonnello, la sua passione per il volo, il sacrificio negli affetti per servire la Patria.
Il libro è stato presentato lo scorso 15 marzo in Senato, presso la sala Nassyria, dagli onorevoli Maurizio Gasparri e Domenico Gramazio alla presenza dell’autore e del Colonnello Bellini.

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