martedì 5 luglio 2011

In calo incidenti sul lavor nel 2010

Ancora in calo gli incidenti sul lavoro. Nel 2010, il numero dei decessi è sceso per la prima volta sotto la soglia dei mille.

Sono stati 980, registrando un calo del 6,9% rispetto ai 1.053 del 2009 e toccando un nuovo minimo storico dal dopoguerra, gli incidenti sul lavoro (Il Sole24ore) in diminuzione anche gli infortuni nel complesso: lo scorso anno sono stati 775mila (775.374 per la precisione) in calo dell'1,9% rispetto ai 790.112 del 2009. I dati sono contenuti nel rapporto annuale dell'Inail, presentato alla Camera, assieme al presidente della Camera Gianfranco Fini.

Sartori: nessun effetto rimbalzo nel 2010
L'Inail valuta poi in 165mila gli infortuni "invisibili", ossia di lavoratori in nero, di gravità medio-lieve (175mila nel 2006) calcolati sulla stima Istat 2009 di 3 milioni di lavoratori sommersi. «Il positivo risultato del 2010 - spiega il presidente dell'Inail, Fabio Massimo Sartori - non era scontato, sia perché il calo infortunistico del 2008-2009, con il -9,7%, si presentava come la riduzione più alta dell'ultimo quindicennio, sia perché un terzo circa della diminuzione complessiva era dovuto alla grave crisi economica e occupazionale che colpiva l'Italia e il mondo intero. Personalmente temevo che, per una sorta di un effetto rimbalzo, il 2010 evolvesse in una ripresa del fenomeno infortunistico invece così non è stato».

documentiInail Osservatorio infortuni

Inail rapporto annuale 2010

Non diminuiscono gli incidenti sul lavoro per gli immigrati
Lo scorso anno, i morti sul lavoro sono diminuiti in tutti i settori: agricoltura (-10,2%9, industria (-9,7%) e servizi (-3%). In controtendenza i trasporti con un aumento del 9,8 per cento. Gli infortuni in itinere, ossia al di fuori del luogo di lavoro nel percorso casa-lavoro-casa, sono diminuti del 4,7%, quelli in occasione di lavoro, cioé all'interno del luogo di lavoro, sono calati dell'1,5%. Aumentano del 5,3% gli infortuni tra i lavoratori della strada, ossia autotrasportatori merci, autotrasportatori di persone, rappresentanti di commercio, addetti alla manutenzione stradale. Il 2010 é stato un anno peggiore, secondo l'Inail, per i lavoratori stranieri, rimasti coinvolti in 120.135 infortuni contro i 119.240 del 2009. «All'incremento - rileva l'Inail - ha contribuito in maniera significativa la componente femminile, +6,8% contro il -1,2% dei maschi» per la «progressiva e continua crescita» di colf e badanti straniere.

Impennata per le malattie professionali
Impennata invece per le malattie professionali, lievitate del 22% con 42.347 denunce, 7.500 in più rispetto al 2009 e oltre 15mila in più, il 58%, rispetto al 2006. Le malattie professionali «sono protagoniste, anche nel 2010, di un nuovo record: +22%, pari a 42.347 denunce, 7.500 circa in più rispetto al 2009 e oltre 15mila in più rispetto al 2006, +58%», sottolinea Sartori. «La crescita del fenomeno, eccezionale nell'ultimo biennio, si motiva principalmente con l'emersione delle cosiddette malattie "perdute" - spiega Sartori - incentivata dalle numerose iniziative avviate dall'Inail con il contributo delle Parti sociali e dei medici di famiglia. Una particolare evidenza va assegnata alle malattie muscolo-scheletriche da sovraccarico bio-meccanico, da tempo le più denunciate a livello europeo e divenute negli ultimi anni, anche in Italia, prima causa di malattia professionale con il record di denunce (circa il 60% del totale nel 2010)».

Nessun commento:

Posta un commento