sabato 26 marzo 2011

Michel Upmann, Libia guerra uno, una strage

Michel Upmann, reporter di guerra dalla Libia è rientrato in Italia, ricoverato al Niguarda di Milano, provato fisicamente e moralmente. Il racconto della guerra vissuta sulla propria pelle

Inviato di guerra in Libia, e prima in Egitto, ha documentato con immagini terribili la guerra, la dura repressione di Gheddafi, testimone del “Risorgimento del Mondo Arabo”, come l’ha definito il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Michel ha fatto parte di una missione di salvataggio dell’Esercito Italiano. Incredibile l’esercito italiano, organizzato, attento, preciso, alto senso umanitario. Voi italiani siete unici. Michel era stato liberato dai Marines americani, in una operazione congiunta con i Carabinieri italiani. Prelevato da Tripoli, era stato trasferito all'Ospedale militare interforze di Misurata e da qui all’aeroporto della città in attesa dell’operazione di rientro. Nei giorni successivi tuttavia, Misurata era stata colpita e l’aeroporto bombardato.

(UNMONDODITALIANI) E’ tornato finalmente in Italia Michel Upmann, il giornalista della Stampa Estera nel nostro Paese, inviato speciale per UN MONDO D’ITALIANI sui luoghi di guerra, prima in Tunisia, poi in Egitto e in Libia. Arrestato, liberato, malmenato, sfiorato da un proiettile, disperso, Michel ha documentato con immagini terribili la guerra, la dura repressione di Gheddafi, l’uccisione di civili, i bambini, l’ansia di ribellione. Testimone indiscutibile del “Risorgimento del Mondo Arabo”, come l’ha definito il nostro Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, Michel ha fatto parte di una missione di salvataggio dell’Esercito Italiano. La missione italiana l’ha accompagnato, assieme ad altri quattro connazionali all’ospedale Niguarda di Milano, dove è stato sottoposto a tutti i controlli e agli esami del caso. Ma le sue condizioni sono buone e, sebbene provato fisicamente e moralmente, ha potuto rassicurare parenti e amici.“Ieri sera – racconta Michel – ci hanno radunato attorno alle 23 per anticiparci i dati dell’operazione. A mezzanotte siamo finalmente riusciti a partire, a lasciare quella terra squassata dalle bombe, dalle mitragliatrici, dalle urla e dalla distruzione. forza Michel, un abbraccio da Positano news.





Ricordiamo che Michel, assieme ad altri giornalisti stranieri, era stato liberato dai Marines americani, in una operazione congiunta con i Carabinieri italiani e grazie all’interessamento dei funzionari dell’ambasciata svizzera. Prelevato da Tripoli, dove imperversavano gli scontri, Michel era stato trasferito all'Ospedale militare interforze di Misurata e da qui all’aeroporto della città in attesa dell’operazione di rientro. Nei giorni successivi tuttavia, Misurata era stata colpita, la città era sotto attacco e i raid aerei avevano distrutto tutto le piste di decollo e di atterraggio dell’aeroporto. Fino all’epilogo positivo, che in molti attendevano, a giudicare dalle innumerevoli richieste di notizie e ai messaggi di speranza postati sul forum di UN MONDO D’ITALIANI e sulla bacheca di Facebook. Adesso lasciamo che si riprenda e poi vorremo sentire direttamente da lui il racconto di queste terribili settimane in Nord Africa. “Ho mangiato tre cornetti alla crema, uno alla marmellata e bevuto quattro caffelatte – confida Michel – e ….queste comodità della civiltà sono…semplicemente meravigliose! Incredibile l’esercito italiano, organizzato, attento, preciso, alto senso umanitario: appena saliti a bordo ci hanno dato una bustina con un panino, un’arancia, dell’acqua minerale. Voi italiani siete unici, se non ci foste bisognerebbe inventarvi. Grazie Italia!”

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mi dispiace, perdono, grazie, ti amo

24 / 03 / 2011

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