mercoledì 30 marzo 2011

Dall'Uruguay al Cilento

Dall'America del sud al Cilento sui passi delle anime perdute

Hanno girato il paese di Camella a passi veloci, innamorati di queste poche case lontanissime da Montevideo in Uruguay, il loro arrivo a scosso la tranquillità paesana, nessun imbarazzo, non hanno mai dimenticato la terra da dove Antonio Mondelli partì nel 1886 alla volta dell'Uruguay alla ricerca di un futuro migliore;
un lungo viaggio in aereo da Montevideo per ritrovare le proprie radici a Camella; paese di appena 80 abitanti nel salernitano, Parco del Cilento.
Mario, Delia, Hugo, Silvio, Patricia, i Mondelli, contenti di visitare il paese di nonno Antonio, la fontana, la chiesa, la piazzetta; hanno detto addio alle proprie famiglie, gli emigranti, la maggior parte di loro partì con l'idea di stabilirsi in America dopo l'Unità d'Italia, vi fu una notevole emigraziodne verso l'Uruguay: recita un passaggio del libro Storia dell'emigrazione italiana (Bevilacqua-Dellementi-Franzina)
Giovanni Farzati

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