domenica 30 ottobre 2011

Vinti 170000 euro a Posityano (facciamo un pò di conti)

Positano, vinti 170000 euro (facciamo un pò di conti)

Un euro giocato: 68 centesimi tornano in vincite, oltre 12 vanno allo Stato; il resto al gestore; significa che per pagare 170.000 Euro di vincite, ne sono stati giocati 250.000 Euro; niente male, per un paese che si definisce in crisi come l'Italia. Riporto uno stralcio dell'artico apparso su www.paesesera.it : ...... "L’Italia è in testa nella classifica mondiale della spesa pro capite per gioco d’azzardo.

E la Capitale ha, ovviamente, un ruolo da protagonista. In soli sei anni, lo Stato per esigenze di cassa ha fatto passi da gigante; a confermarlo è il fatturato del mercato del gioco legale in Italia che concessionarie come Sisal, Lottomatica, Hbg e Atlantis World (solo per citarne alcune) gestiscono per conto dell’Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato.

Un giro d’affari che cresce anche negli anni della crisi e che arriverà a fine 2011 a superare gli 80 miliardi di euro, oltre il 4% del pil. Nei ricavi della terza attività di business (preceduta solo da Fiat ed Eni) figurano al primo posto proprio le new slot, con circa il 40%. Seguono le lotterie con il 19,3%, il lotto che si attesta al 18,3%, i giochi numerici, come il superenalotto, che sfiorano quasi il 14%, mentre poco al di sotto del 3% troviamo bingo e giochi a base sportiva.

In prospettiva però gli incassi maggiori deriveranno da apparecchi vlt (videolottery), introdotti nel 2009 con il cosiddetto decreto Abruzzo e dai nuovi giochi online, che tra tornei di dama, scacchi, domino, bridge, black jack e poker dal 2008 ad oggi hanno fruttato più di 6 miliardi di euro.

Cifre destinate ad aumentare con la recentissima introduzione, avviata a metà di questo luglio, del poker cash e dei casinò games, dove ogni mano si gioca con soldi veri e con la possibilità di puntare fino a 1.000 euro per sessione di gioco. Un trend in crescita che, secondo Carboni & Partners, potrebbe far toccare al mercato dell’online un incasso di fine anno pari a 11,8 miliardi di euro, più del doppio dei 4,8 ricavati nel 2010...." Medidate gente, meditate. Giovanni Farzati
*articolo sviluppato da un email arrivata al giornale

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