martedì 2 agosto 2011

Web visto da lastrminute, c'è Fauto Coppi sull'Agerola

I ricordi di un vecchio appassionato di ciclismo,
perchè lavorare se passa Coppi sull'Agerola?

Giovanni Farzati, Positano news, è anziano, non più in perfetta salute, ma quando vede il grande ciclismo in televisione, sogna, sogna ad occhi aperti; ricorda, una passione antica, che affonda le radici nell'epoca di Coppi, Bartali, Massignan e Nencini; V.G. ha quasi novanta anni, vive in una casa di campagna con la famiglia a dieci minuti da Santa Maria, ricorda e racconta, con davanti un bicchiere di aranciata fresca; quando Coppi veniva a correre il Giro di Campania; abbandonava il lavoro di contadino, inforcava la sua bicicletta, pesantissima; con parafanghi; copricatena e giù a testa bassa, nel vento, nella polvere, verso la costiera amalfitana.

Giro di Campania, c'era Coppi, non si poteva mancare, c'era Coppi che passava per l'Agerola; V.G. arrivava in costiera morto di fatica; sceglieva un posto lungo la salita dell'Agerola che si arrampica tra cielo e mare per poi scendere su Lettere e Castellammare, un panino, un bicchiere di vino; ecco la corsa, le staffette, poi i primi corridori, ma Coppi non c'è nel gruppetto dei fuggitivi, eccolo, staccato, in ritardo di qualche minuto con il gruppo, il volto contratto nello sforzo, pochi secondi e via, il grande ciclismo ti passava vicino.

Per V.G. c'era da fare la via del ritorno, sempre nel vento e nella polvere della piana del Sele; il giorno dopo, alla radio, la notizia; Coppi aveva vinto per distacco il Giro di Campania, ma allora la sua corsa sull'Agerola; affrontata in tranquillità; era tutta una tattica? diavolo di un Coppi.

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