mercoledì 8 settembre 2010

La storia di Puca

LA STORIA È LA MAESTRA DI VITA

Cicerone sostenne che la storia è la maestra di vita. Vico, dopo tanti secoli, affermò che vi sono i corsi e i ricorsi storici nella vita.
Considerando il periodo dall’era cristiana ad oggi, si ripetono le stragi: quella degli innocenti di Erode e quella dei bambini della scuola in Cecenia. Tra queste due stragi altre vi sono state solo per ricordare qualcuna: le camere a gas dei nazisti.
Oggi si sta facendo strada la cultura della morte, della guerra e dell’odio. Kirckecard sosteneva che bisogna fare o realizzare ciò che serve, Locke e Hume invece ritenevano che bisogna fare ciò che è utile, cioè ciò che porta vantaggio.
Di conseguenza ciò che porta svantaggio non bisogna farlo. Di qui può nascere l’interrogativo: il portatore di handicap, le persone ammalate, gli anziani cosa portano di vantaggio o di utile? Essi costituiscono un peso per la società e quindi si devono distruggere. Nella società globalizzata si può anche divulgare tale principio che ovviamente, noi non condividiamo per principi cristiani e umani.
Questo costituisce un pericolo all’interno della società globalizzata.
Un altro pericolo viene, possiamo dire dall’esterno. Se guardiamo appunto la storia per trovare una società globalizzata, arriviamo all’impero romano. Ci chiediamo come cadde? Come si dissipò la potente Roma? Quali furono le cause?
Le cause della caduta dell’impero romano sono da ricercarsi:
1) Nell’erosione dei valori
2) Nel calo demografico
3) Nell’ingresso di nuove etnie
4) Nell’affermazione religiosa cristiana
5) Nel benessere raggiunto
6) Nelle congiure e nell’insipienze dei capi
7) Nella perdita del senso della res pubblica
Se consideriamo le condizioni dell’epoca attuale, forse
1) Oggi non sono in crisi i valori dei nostri padri?
2) Non è in atto un processo di desertificazione nelle zone interne?
3) Non vi è l’ingresso nel nostro territorio di extracomunitari?
4) Di conseguenza vi è un confronto con altre religioni?
5) Forse non è stato raggiunto un buon livello di benessere materiale?
6) E i capi? Tangenti ed altro?
7) Oggi con l’individualismo esacerbato, (Relativismo individuale) ci possiamo chiedere in che misura si ha il senso della comunità? L’interesse individuale ha il sopravvento sul collettivo?
Anche noi veniamo attaccati dall’esterno. I barbari arrivano con le stragi e colpiscono i nostri punti deboli: le persone. (sequestri, stragi, uccisioni).
Una società senza valori, con ingressi di persone di altre culture e di altre religioni, con la perdita delle tradizioni e con la mancanza di cultura, è debole e può essere colpita anche a morte.Riscoprire le tradizioni, apprezzare i valori che esse rappresentano, rispettare famiglia, uomo, religione, il passato, diventa una necessità impellente.Per rispettare bisogna conoscere le tradizioni, i valori dei padri, in poche parole la nostra cultura.
Gaetano Puca

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