martedì 22 novembre 2011

Laboratorio delle parole, ciak 5 debito

La crisi, borse in caduta libera, Rifkin suggerisce la Terra come insieme di risorse da condividere

Giovanni Farzati, Positanonews; buon senso, capire al volo che la ricetta c'è per uscire dalla crisi, anche se alcuni economisti la vedono come una fantastica nuvola di fumo; ecco, per Rifkin la “Terza Rivoluzione Industriale” è l'unica via d’uscita dalla crisi; nuovo modello economico, secondo Rifkin, sorge sull’abbandono della dipendenza energetica dal petrolio e su nuovi rapporti economici, politici; ambientali; rivoluzione; l’idea della Terra come insieme di risorse da condividere portano a una nuova concezione dei rapporti umani ed economici basati sull’interesse collaborativo, la connessione e l’interdipendenza.

Su queste premesse, si è pronunciato Rifkin, rivolgendosi agli imprenditori italiani a Torino, ha sottolineato l’importanza dell’investire nell’Ict, lo strumento per condividere l’intelligenza universale; la teoria di Rifkin non è applicabile, vista la coltura radicata dell'auto e dell'industria; c'è pure chi se la ride a tutto tondo; gli viene facile nei momenti di sventura! Cosa dire? la satira povera di Berlusconi si arrampica sugli specchi, a parte un certo caustico e per certi versi nebuloso messer Spinoza,l'occhialuto satiro le mena sui denti a politici e tutto il circolo; comunque la satira in questo periodo è zoppa, era troppo bello con mister "bunga bunga" ogni giorno a far capolino da dietro la siepe.

Che le banche private si sono impossesste della moneta e ce la prestano con gli interessi, non ci piove, comunque siamo messi maluccio; un trentennio di liberismo ci ha portato allo sfascio totale, siamo sfrantumati; il nocciolo del problema resta il debito, spaventoso, accumulato in decenni; i ns politici prima ricorrevano ai tecnici per fare le loro cazzate; ora i tecnici le cazzatte continuano a farle in prima persona, ops, ma questa è satira! (speriamo comunque che ne facciano meno cazzate tecnici e politici) ma in che mondo viviamo, se lo chiede carla Bergamo sul blog allegro e colorato di SBFioretti?; mi son vista - scrive- il documentario “Inside Job”, sará perché per curiosità mi guardo ogni giorno borse e cambi, ma sono giunta ad alcune conclusioni. Ormai i ricchi e aspiranti tali puntano sui “mercati” per fare più soldi e non più su produzione e lavoro. Qualcuno spara una notizia economica, politica, sociale e bum! Tutto va su, o tutto va giù… il giorno dopo, basta un’altra sparata e tutto va su, o giù… facendo arricchire da un giorno all’altro questi nuovi banditii che affossano governi e aziende per aumentare il proprio capitale… quello che rimane del lavoro sta andando tutto nel terzo mondo, o in Cina. Sarà che arriverà il giorno in cui dovranno accontentarsi di mangiare banconote e azioni per campare?

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