martedì 3 maggio 2011

Agropoli, Fareambiente, valorizzare” Trentova contro l’imbalsamazione degli ambientalisti

Agropoli, Fareambiente, valorizzare” Trentova contro l’imbalsamazione degli ambientalisti


Carte bollate, scienza giuridica non a favore ma contro l’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate con con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, il ministero dell’Ambiente, il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ente gestore, e il comune di Castellabate; Oreste Mottola, cronista, lo scrive senza tanti giri di parole, nel suo blog critica Fare ambiente e il suo presidente, Vincenzo Pepe.

Pensate che basti? no, questo gruppo, Fare ambiente, è anche a favore della caccia, Fare ambiente è contro ogni integralismo verde; Federica Ricci, Responsabile Nazionale Giovani, ha dichiarato: “per troppi anni le leggi proibizioniste hanno limitato le tradizioni dell’arte venatoria, non possiamo permettere che le future generazioni si privino della tradizione della cultura rurale italiana”. “E’ necessario – ha aggiunto Ricci - rilanciare una seria politica ambientale, a partire da un rafforzamento delle norme a tutela degli animali selvatici e della biodiversità e questo lo si potrà fare solo attraverso l’ottimismo della ragione ed il realismo del fare"


L’associazione della quale abbiamo riportato le posizioni si definisce ecologista; si chiama “Fare Ambiente”, con sottotitolo “Movimento Ecologista Europeo”; Vincenzo Pepe E’ un personaggio noto da tempo, scrive nel blog Mottola, soprattutto dall’estate del 1988, quando da assessore al turismo socialdemocratico decise di far diventare Agropoli… capitale italiana della trasgressione, una buona idea, promozione mediatica che portò Agropoli sulle prime pagine die giornali del mondo; le belle turiste, questo era il suo progetto, dovevano girare a seno scoperto lungo il corso cittadino; Pepe ebbe paginate su paginate; contro fu anche il sindaco socialista Paolo Caputo, si disse che aveva paura della popolarità che Vincenzo Pepe si stava cucendo addosso, non irretito dai seni in libertà: «Pepe doveva trovare sistemi più decorosi per attirare l’attenzione della gente», dice Caputo. Quell’estate Pepe aveva solo 28 anni, avvocato di belle speranze, ed era sposato da soli due mesi. Ventitrè anni dopo è docente di Diritto comparato presso la II^ Università degli Studi di Napoli, nonché presidente della Fondazione Giambattista Vico. (Giovanni Farzati)

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