lunedì 17 gennaio 2011

La fontana di Perdifumo in cento parole di Luciano Alfano

Lentamente il paesaggio del promontorio di Castellabate si lasciò accarezzare dai nostri sguardi, la strada a piccole curve ci fece salire verso il paese di Perdifumo, ci avvicinammo con curiosità, immaginandolo come luogo riparato per il viaggiatore e, quando fummo giunti, ci dissetammo ad una fontana limpida e fresca. Leggemmo, poi affascinati, quanto indicato sulla lapide di candido marmo..VIANDANTE, PUR SE VAI DI FRETTA, QUESTA FONTE DOLCE T'INVITA A CHE, TU TOLGA LA SETE O ALMENO BAGNI LE LABBRA O LAVI IL SUDORE; SARA' COSì PIù LIETO IL CAMMINO, PURCHè TU SAPPIA CHE Giacomo Guindacio nobile napoletano, che in guerra guidò valorosamente cinque squadroni dell'illustrissimo Roberto junior Sanseverino, principe di Salerno, emulo della virtù degli avi e della paterna munificienza, elevato alla signoria di Perdifumo, ti fornì questa comodità 1507

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