Ma in realtà il nonsense può agire tranquillamente con le parole "normali": solo che cercherà di combinarle non in base al loro significato e alle previsioni del buon senso, bensì in base al loro suono e ciò porterà ad accostamenti impensati e a sorprendenti congiunzioni
In fondo, tazze e pentole, parlano,
ricette facili e colorate; pesano sullo stomaco
questo inverno ci vestiremo nudi
Scaparro, uomo di molte gambe e poche scarpe,
ispido, alla moda,con una sola ruota..
Nonna papera, voglio il tuo pieno..
giovedì 29 dicembre 2011
Centoparole
Era in vacanza a Jesolo con la compagna, una cantante lirica tedesca di 35 anni. E' stato visto da un edicolante barcollante e pieno di sangue in mezzo alla strada. Claudio Del Monaco, 64enne figlio dello scomparso tenore Mario (in foto), è stato raggiunto da due coltellate. Una vicinissima al cuore. E' stato operato a Treviso ma le sue condizioni sono gravissime
La polizia ha posto in stato di fermo la moglie. E' sotto choc. Il loro appartamento era a soqquadro. Si pensa che il tentato delitto sia avvenuto al termine di una furiosa lite di coppia. Ferita anche la donna, ritrovata con un secondo coltello nella manica del cappotto
fonte affaritaliani.it
La polizia ha posto in stato di fermo la moglie. E' sotto choc. Il loro appartamento era a soqquadro. Si pensa che il tentato delitto sia avvenuto al termine di una furiosa lite di coppia. Ferita anche la donna, ritrovata con un secondo coltello nella manica del cappotto
fonte affaritaliani.it
mercoledì 28 dicembre 2011
Laboratorio delle parole, ciak1
Dieci anni di euro, si spegnerà la moneta
Cover story,l'euro, passato il tempo delle regole; adesso in difficioltà; il paffutello euro malato di dissenteria (ad esser fortunati!); l'informazione economica non ci trasmette cose piacevoli di questi tempi, un parapiglia, per dirla con le parole del compianto Giorgio Bocca; "una crisi di cui nessuno sa niente" bella prospettiva!
ROMA – Dieci anni fa, il primo gennaio 2002, salutato in Italia da uno dei suoi padri piu' convinti, Carlo Azeglio Ciampi allora al Quirinale, entrava in circolazione l'euro. Nessun problema tecnico degno di nota, nessun impazzimento dei bancomat nella notte del changeover, ma solo l'utilizzo dei kit arrivati prima di Natale per far prendere confidenza agli italiani con la nuova moneta.
La valuta segnava l'addio a storiche monete, la millenaria lira, il franco, il fiorino e anche il leggendario marco tedesco, sulla cui solidità la nuova moneta fu disegnata, modellata e ancorata alla Bce, la banca centrale europea di nome ma tedesca di fatto, in cambio del sì tedesco alla valuta transnazionale.
Undici furono i pionieri tra cui, non senza fatiche e consueto impegnativo rush, anche l'Italia, che per adottare l'euro da subito impose anche una tassa apposita. Assente la Grecia che avrebbe avuto un anno di tempo in piu' per aggiustare, anche in modo poco ortodosso si sarebbe scoperto dopo, i propri conti pubblici. Oggi sono 17 e, non perche' il numero almeno da noi porti sfortuna, l'euro è entrato in crisi profonda, assaltato dagli speculatori, con una banca centrale impegnata a difenderlo senza poter però stampare autonomamente moneta o farsi garante di ultima istanza dei debiti pubblici dei Paesi membri, quelli piu' indisciplinati in questo momento, Italia e Spagna. Mentre Irlanda, Portogallo e Grecia hanno gia' azionato i dispositivi di aiuto internazionale e tecnicamente sospeso la propria sovranita' sui conti pubblici. Quasi in concomitanza con il compleanno, lo scorso 9 dicembre dicembre l'euro ha ricevuto qualche cura, ancora non risolutiva pero', con la Germania che ha ottenuto dal resto dell'Unione europea (Eurozona + altri nove Paesi, solo il Regno Unito fuori) l'ok al Fiscal Compact, come l'ha battezzato Mario Draghi – da novembre custode dell'euro come presidente Bce – ovvero un impegno ad applicare le regole del patto di bilancio come se fosse stato modificato il Trattato. Modifiche che non e' escluso si possano rivedere piu' avanti.
Il 2012 sarà perciò l'anno cruciale per la sopravvivenza dell'euro a 10 anni dalla sua creazione, mentre non mancano i piu' pessimisti tra operatori e analisti che parlano di deflagrazione dell'area euro, di doppia velocita' tra Paesi forti e deboli, di espulsione dei più indebitati. Colpito dalla sindrome o meglio dalla tragedia greca, l'euro aspetta il prossimo vertice europeo convocato già per il 30 gennaio per discutere di crescita e lavoro, due piaghe che parlano non solo italiano, ma quasi tutte le lingue dell'Unione.
Finora la valuta unica, che sembrava dover superare il dollaro in solidità e invece ha mostrato tutta la sua dipendenza dagli andamenti dell'economia americana, ha superato i deludenti precedenti summit, ma l'incertezza non può durare all'infinito.
Così il Wall Street Journal parla apertamente di banche centrali nazionali che si preparerebbero al ritorno delle vecchie valute (indiziato numero uno, per il quotidiano, l'istituto di Dublino) mentre altre indiscrezioni, sempre smentite, parlano di una Germania pronta a far risorgere il sempre amato marco. Tutto questo proprio mentre sta per scoccare l'ora X per le banconote andate in soffitta dieci anni fa. Entro marzo era prevista la data ultima per convertire le lire in euro, ora la manovra l'ha di fatto abolita con la sua entrata in vigore proprio all'antivigilia di Natale, incamerando un piccolo tesoretto di circa un miliardo. Non e' molto, ma di questi tempi e' comunque utile se inserito nelle misure di riduzione del debito pubblico italiano, la balena bianca contro cui il governo Monti deve lottare per convincere i mercati a mantenere l'Italia nell'euro, e non far saltare l'intera unione monetaria. Un compleanno per l'euro amaro, quindi, con tutto il mondo che guarda a quello che succede a Roma per stabilire se l'Italia e' davvero 'too big to fail' od ormai, con lo spread ancorato sopra 500 punti, 'too big to save'.
fonte Blitzquotidiano
Cover story,l'euro, passato il tempo delle regole; adesso in difficioltà; il paffutello euro malato di dissenteria (ad esser fortunati!); l'informazione economica non ci trasmette cose piacevoli di questi tempi, un parapiglia, per dirla con le parole del compianto Giorgio Bocca; "una crisi di cui nessuno sa niente" bella prospettiva!
ROMA – Dieci anni fa, il primo gennaio 2002, salutato in Italia da uno dei suoi padri piu' convinti, Carlo Azeglio Ciampi allora al Quirinale, entrava in circolazione l'euro. Nessun problema tecnico degno di nota, nessun impazzimento dei bancomat nella notte del changeover, ma solo l'utilizzo dei kit arrivati prima di Natale per far prendere confidenza agli italiani con la nuova moneta.
La valuta segnava l'addio a storiche monete, la millenaria lira, il franco, il fiorino e anche il leggendario marco tedesco, sulla cui solidità la nuova moneta fu disegnata, modellata e ancorata alla Bce, la banca centrale europea di nome ma tedesca di fatto, in cambio del sì tedesco alla valuta transnazionale.
Undici furono i pionieri tra cui, non senza fatiche e consueto impegnativo rush, anche l'Italia, che per adottare l'euro da subito impose anche una tassa apposita. Assente la Grecia che avrebbe avuto un anno di tempo in piu' per aggiustare, anche in modo poco ortodosso si sarebbe scoperto dopo, i propri conti pubblici. Oggi sono 17 e, non perche' il numero almeno da noi porti sfortuna, l'euro è entrato in crisi profonda, assaltato dagli speculatori, con una banca centrale impegnata a difenderlo senza poter però stampare autonomamente moneta o farsi garante di ultima istanza dei debiti pubblici dei Paesi membri, quelli piu' indisciplinati in questo momento, Italia e Spagna. Mentre Irlanda, Portogallo e Grecia hanno gia' azionato i dispositivi di aiuto internazionale e tecnicamente sospeso la propria sovranita' sui conti pubblici. Quasi in concomitanza con il compleanno, lo scorso 9 dicembre dicembre l'euro ha ricevuto qualche cura, ancora non risolutiva pero', con la Germania che ha ottenuto dal resto dell'Unione europea (Eurozona + altri nove Paesi, solo il Regno Unito fuori) l'ok al Fiscal Compact, come l'ha battezzato Mario Draghi – da novembre custode dell'euro come presidente Bce – ovvero un impegno ad applicare le regole del patto di bilancio come se fosse stato modificato il Trattato. Modifiche che non e' escluso si possano rivedere piu' avanti.
Il 2012 sarà perciò l'anno cruciale per la sopravvivenza dell'euro a 10 anni dalla sua creazione, mentre non mancano i piu' pessimisti tra operatori e analisti che parlano di deflagrazione dell'area euro, di doppia velocita' tra Paesi forti e deboli, di espulsione dei più indebitati. Colpito dalla sindrome o meglio dalla tragedia greca, l'euro aspetta il prossimo vertice europeo convocato già per il 30 gennaio per discutere di crescita e lavoro, due piaghe che parlano non solo italiano, ma quasi tutte le lingue dell'Unione.
Finora la valuta unica, che sembrava dover superare il dollaro in solidità e invece ha mostrato tutta la sua dipendenza dagli andamenti dell'economia americana, ha superato i deludenti precedenti summit, ma l'incertezza non può durare all'infinito.
Così il Wall Street Journal parla apertamente di banche centrali nazionali che si preparerebbero al ritorno delle vecchie valute (indiziato numero uno, per il quotidiano, l'istituto di Dublino) mentre altre indiscrezioni, sempre smentite, parlano di una Germania pronta a far risorgere il sempre amato marco. Tutto questo proprio mentre sta per scoccare l'ora X per le banconote andate in soffitta dieci anni fa. Entro marzo era prevista la data ultima per convertire le lire in euro, ora la manovra l'ha di fatto abolita con la sua entrata in vigore proprio all'antivigilia di Natale, incamerando un piccolo tesoretto di circa un miliardo. Non e' molto, ma di questi tempi e' comunque utile se inserito nelle misure di riduzione del debito pubblico italiano, la balena bianca contro cui il governo Monti deve lottare per convincere i mercati a mantenere l'Italia nell'euro, e non far saltare l'intera unione monetaria. Un compleanno per l'euro amaro, quindi, con tutto il mondo che guarda a quello che succede a Roma per stabilire se l'Italia e' davvero 'too big to fail' od ormai, con lo spread ancorato sopra 500 punti, 'too big to save'.
fonte Blitzquotidiano
domenica 25 dicembre 2011
Scaccia ciak 1
Stipendi d'oro e altro
Giovanni Farzati Positanonews; avremo ancora il gas…il prossimo Natale per poter almeno cucinare le verdure dell’orto?(non è una battuta); il ministro Fornero ha obiettivamente spiegato il “perchè” hanno cominciato dalle categorie più deboli mentre non è stato possibile partire dai più ricchi (per quanto rimangono inspiegabili oltre che non giustificabili certi stipendi d’oro non ridotti bensì raddoppiati e triplicati): perchè i più ricchi ‘scompaiono’ troppo facilmente; impossibile scovarli.
Rintracciarli (e na parola..dicono a Napoli) ci vogliono almeno due-tre anni e invece qui…bisognava agire subito – perfino le tredicesime, oltre agli stipendi stessi, erano a rischio perchè non ci sono più soldi: cioè siamo proprio agli sgoccioli…capito?; quello che invece non ho capito (non solo io cronista scalzo) si sapeva che ci sono miliardi che spariscono ogni anno, che ci sono ricchi ben dissimulati, che stavamo sull’orlo del tracollo.
assembling the article is written comments on the blog
Giovanni Farzati Positanonews; avremo ancora il gas…il prossimo Natale per poter almeno cucinare le verdure dell’orto?(non è una battuta); il ministro Fornero ha obiettivamente spiegato il “perchè” hanno cominciato dalle categorie più deboli mentre non è stato possibile partire dai più ricchi (per quanto rimangono inspiegabili oltre che non giustificabili certi stipendi d’oro non ridotti bensì raddoppiati e triplicati): perchè i più ricchi ‘scompaiono’ troppo facilmente; impossibile scovarli.
Rintracciarli (e na parola..dicono a Napoli) ci vogliono almeno due-tre anni e invece qui…bisognava agire subito – perfino le tredicesime, oltre agli stipendi stessi, erano a rischio perchè non ci sono più soldi: cioè siamo proprio agli sgoccioli…capito?; quello che invece non ho capito (non solo io cronista scalzo) si sapeva che ci sono miliardi che spariscono ogni anno, che ci sono ricchi ben dissimulati, che stavamo sull’orlo del tracollo.
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Ciuffo seducente, ciak1
Un ristorante sulla collina, Vatolla, il vento; il gelo di questo Natale, dentro il caldo di un camino, tavoli con le tavaglie colorate; le candele. Dalla sua pagina Facebook, Antonio Paolillo, augura a tutti in santo Natale; non manca un pensiero per Angelo Vassallo, ucciso una notte di settembre ad Acciaroli, era il 2010.
questa frase lo scritta a una persona molto cara che oggi nn ce più ANGELO VASSALLO
carissimo Angelo chi prega per te in ogni momento un angelo si porggera sul vostro sorriso tu sei sempre un Angelo tra nei nostri cuori e nel anima piu' dolce e sincera tu eri e resterai nel mio cuore buon natale anche a te.. A TUTTI GLI AMICI BUON NATALE
.
questa frase lo scritta a una persona molto cara che oggi nn ce più ANGELO VASSALLO
carissimo Angelo chi prega per te in ogni momento un angelo si porggera sul vostro sorriso tu sei sempre un Angelo tra nei nostri cuori e nel anima piu' dolce e sincera tu eri e resterai nel mio cuore buon natale anche a te.. A TUTTI GLI AMICI BUON NATALE
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sabato 24 dicembre 2011
Ciuffo seducente 2
C'è un Babbo Natale che pensa a noi tutto l'anno. E' il contribuente italiano, quello relegato dai furbi nella categoria dei fessi. Senza il contribuente non esisterebbe neppure l'evasore. Senza i suoi soldi non ci sarebbe nulla: servizi, strade, sanità, scuola. Lo stesso Stato svanirebbe in un attimo. Tutto si regge sulle sue spalle. Il contribuente italiano è un santo moderno. Un martire della Fede che sopporta qualunque carico. Più paga più è controllato. Per una dichiarazione di 19.000 euro può ricevere una cartella esattoriale di 16 euro per un errore nella compilazione della terza riga del quarto foglio. I suoi bambini vanno nella stessa scuola, allo stesso parco giochi, dallo stesso pediatra dell'evasore. In pratica mantiene anche i figli degli altri. Lui questo lo sa, ma per dovere o per forza, continua a pagare le tasse. I servizi che riceve sono sempre più scarsi.
The text I read it on his blog, Grillo's blog, made me laugh and think, write a stretched is relentless
The text I read it on his blog, Grillo's blog, made me laugh and think, write a stretched is relentless
Laboratorio delle parole, si torna alla lira???
Centoquarantaparole, Italia, si cambia, si torna alla lira (o no?)
Almeno due banche di caratura mondiale "hanno preso delle misure" per ritornare ad effettuare transazioni in vecchie valute della zona euro tra cui lira, dracma e escudo. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ben informate. Le banche in questione hanno già contattato Swift, l'azienda belga che gestisce i sistemi per le transazioni finanziarie internazionali, per avere la tecnologia e i codici necessari.
(fonte affaritaliani.it
Almeno due banche di caratura mondiale "hanno preso delle misure" per ritornare ad effettuare transazioni in vecchie valute della zona euro tra cui lira, dracma e escudo. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ben informate. Le banche in questione hanno già contattato Swift, l'azienda belga che gestisce i sistemi per le transazioni finanziarie internazionali, per avere la tecnologia e i codici necessari.
(fonte affaritaliani.it
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